Reggio: il TAR è salvo, il presidente della Provincia Raffa soddisfatto

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“L’emendamento che alimenta e concretizza le speranze sul futuro della sezione del Tar di Reggio è frutto di una straordinaria concertazione tra interlocutori che hanno detto no ad una scelta illogica e  penalizzante per il territorio”.

Lo afferma il presidente della Provincia Giuseppe Raffa che esprime soddisfazione per l’approvazione, da parte della Commissione Affari Costituzionali della Camera, dell’emendamento con il quale, contrariamente alla decisione del Governo, vengono salvate tutte le sezioni staccate del Tar che si trovano nelle città sedi di Corti d’Appello.

Come Amministrazione provinciale – dice ancora Raffa – ci siamo impegnati a far capire  quale danno avrebbe prodotto alla comunità la chiusura di  questo importante presidio di legalità. Ciò avrebbe ulteriormente alimentato anche  il senso di  abbandono  che, purtroppo,  rischia di avere  il sopravvento rispetto alla fiducia dei cittadini nei confronti dello Stato. Siamo di fronte a un risultato bipartisan i cui protagonisti sono stati i deputati del PD e di FI (e su questo versante politico grande è stato l’apporto  dell’on. Nino Foti) quali firmatari dell’emendamento per difendere questa terra dall’ennesima spoliazione. Non si è trattato di  un’azione di mero campanilismo quando, invece, di uno sforzo congiunto per dimostrare, dati alla mano, l’inopportunità della scelta governativa e i gravissimi disagi che la cancellazione del Tar reggino avrebbe comportato per la cittadinanza. Per le stesse motivazioni, ci aspettiamo un ulteriore sussulto d’orgoglio per le sorti della Scuola della Pubblica Amministrazione. Anche lo smantellamento di questo presidio, ahimè, appare inserito nell’incomprensibile logica di smembramento delle articolazioni periferiche riconducibili ad importanti funzioni dell’attività statale. Adesso, mi  auguro che il Parlamento, verso il quale ripongo grande fiducia, confermi la sostanza dell’emendamento passato in Commissione, assolutamente  convergente con gli interessi della collettività”.

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