“Il punto è che, finora, a Reggio Calabria è mancata la volontà politica di risolvere il problema randagismo, altrimenti non si spiega come sia stato possibile nel giro di una manciata di giorni, per di più su iniziativa di un soggetto che di certo non ha la stessa disponibilità economica di un ente pubblico, conseguire risultati ma raggiunti negli anni passati – aggiunge Rocchi -. Questo dovrebbe far riflettere quanti sono chiamati a vigilare sull’operato delle istituzioni locali, i quali dovrebbero spiegare all’opinione pubblica italiana il recondito motivo per il quale il canile comunale non è mai stato operativo, lasciando animali e persone privi delle più elementari forme di assistenza”.
Reggio, anche l’Enpa appoggia la causa di Dacci una zampa per il canile di Mortara
StrettoWeb