Reggio: medicina e pet therapy, dopo i cavalli anche l’asino può curare i malati

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Ci sono immagini che in un’epoca frenetica e destabilizzante come quella odierna hanno un potere placebo nelle persone (…) Tra le immagini che più di tutte hanno questo potere è da annoverare quella dell’asino. (…)”

A parlare è la dott.ssa Patrizia Reinger Cantiello che ha avviato i lavori del quinto seminario del corso in onoterapia presso la Comunità terapeutica Vecchio Borgo di contrada Ciosso, lavori che hanno impegnato i corsisti sia in giornata di studio teorico sia in esercitazioni pratiche.

Ed è proprio con la Reinger che sono partiti gli esercizi sul campo con gli asinelli che scorazzano in comunità unitamente a cavalli e ad altro variegato genere di animali. La Patrizia Reinger è nota sulla scena nazionale ed internazionale per la grande competenza acquisita in ambito onoterapeutico. Infatti, da svariati anni, è impegnata nella cura delle patologie psichiatriche presso il San Giovanni di Dio del Fatebenefratelli di Roma.

Si tratta di un approccio relazionale fondato sul contatto con l’alterità- spiega l’esperta- un metodo trasversale per arrivare a se stessi tramite la conoscenza dell’altro. Nonostante non sia stata ancora formalmente riconosciuta dalla comunità scientifica, l’onoterapia garantisce progressi sorprendenti nel contesto relazionale.”Permette di sviluppare la consapevolezza di se, del proprio io – prosegue la Reinger- una consapevolezza e significazione che va reiterata ,mediata dalla professionalità dell’operatore, ma che soprattutto agisce sul problema di comunicazione relazionale, sulla persona, andando oltre la patologia”.

Questo tipo di pet therapy si presta alle cure delle più disparate patologie,non solo psichiatriche, ma riconducibili a fattori come stress, solitudine o disarmonia affettiva, coinvolgendo simultaneamente bambini ed anziani. Si può ben affermare che un semplice animale da soma si rivela incredibilmente un fedele e paziente alleato dell’uomo.


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