Reggio, al via “Tabularasa” 2014. Mortelliti: “È una rassegna per non rassegnarsi”

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Sarà tutta all’insegna dell’ “intrattenimento culturale” la quinta edizione di “Tabularasa”, la rassegna organizzata da Strill.it; proprio i curatori del Festival, il Direttore editoriale di Strill.it, Raffaele Mortelliti, ed il Direttore responsabile, Giusva Branca, stamane hanno incontrato gli organi di informazione in una conferenza stampa indetta per presentare “Tabularasa” 2014.

“Il Festival quest’anno – ha esordito Giusva Branca – si vanta della collaborazione dell’agenzia di stampa reggina, Labecom e porta avanti, lungo tutti gli incontri organizzati, il tema della paura. La paura – continua Branca – è intesa come un momento di sbandamento equiparabile all’età che stiamo vivendo, ma anche come punto di riferimento da cui partire per superare la paura stessa”.

Un tema caldo, dunque, quello scelto da Branca e Mortelliti, che verrà trattato in diversi modi e presso differenti luoghi: per quanto riguarda Reggio Calabria, la “location” che ospiterà il Festival sarà “Torre Nervi, La Luna Ribelle”, mentre altre serate si terranno a Gerace, Gambarie e Lipari.

“Gerace e Gambarie – dice ancora Giusva Branca – sono i due posti scelti che ricalcano la nostra partnership con l’Ente Parco Aspromonte, una collaborazione che dura da due anni e di cui siamo orgogliosi”.

Proprio gli eventi del 22, 26, 27 e l’incontro finale del 29 luglio vedranno protagonista l’Ente Parco per gli ospiti che ci saranno, tra cui il Presidente Giuseppe Bombino, e per le località scelte, come, per l’appunto, Gerace e Gambarie.

“In riferimento al tema della paura, scelto per questa rassegna di Tabularasa – ha dichiarato il Presidente dell’Ente Parco Aspromonte, Giuseppe Bombino – voglio evidenziare che si deve intendere la paura e quindi la crisi, nella stessa maniera in cui la concepivano i greci, ossia come massima attenzione, che porta poi alla soluzione. È proprio questo – continua Bombino – che vuole fare Tabularasa, puntando l’attenzione su Reggio. Il Parco, che io qui rappresento, vuole offrire, tra le altre cose, bellezza, natura, intelligenza, genio, tutte caratteristiche che si rifanno all’unico esempio di città metropolitana, Reggio, che incorpora un Parco”.

Si deve sottolineare, tra l’altro, non solo il ricco palinsesto che il Festival, come ogni anno, propone, ma anche la totale gratuità per la comunità, che senza pagare né biglietto né posto a sedere potrà assistere agli eventi.

“Con Tabularasa – afferma Raffaele Mortelliti – stiamo cercando di creare un volano di sviluppo, all’interno di quella che è una manifestazione del tutto democratica, a cui parteciperanno grandi personalità, tra cui attori locali. È una rassegna per non rassegnarsi – dichiara orgoglioso Mortelliti, che non vuole fare, però, di quanto detto uno slogan, ma una concezione in cui credere fermamente – Il tema della paura non è stato scelto a caso – continua il Direttore editoriale di Strill.it –  ma come dimostrazione che tutti noi abbiamo bisogno di una concezione della paura per crearci, poi, un antidoto”.

Tabularasa”, come spiegato oggi, verrà strutturata in tutto il mese di luglio in diverse sezioni, tra le quali senza dubbio la più innovativa è la sezione “kids”, divisa in 11 incontri e tutta dedicata ai bambini.

“Abbiamo investito molto in questa sezione – dice Mortelliti – in cui ci occuperemo dell’intrattenimento per i bambini, che andrà dallo sport a tutto un insieme di sistemi ludici per eccellenza; ma la cosa più importante di tutte è che i bambini verranno trattati come gli adulti, si darà loro l’opportunità di partecipare a delle discussioni su alcuni libri che si presenteranno”.

Su quest’ultimo punto, Mortelliti è stato anche chiaro per quanto riguarda una delle loro intenzioni principali, ossia quella di creare un anello di congiunzione tra il Festival e il mondo dell’editoria.

Carnefresca” è l’altra sezione prevista da “Tabularasa” e su cui titolo, come sottolinea anche Raffaele Mortelliti, si è molto discusso: “Si parla di carne fresca – spiega lo stesso Mortelliti – volendo associare questo concetto alla rassegna dentro Tabularasa, alla quale prenderanno parte dei gruppi musicali emergenti, che avranno in questo modo a disposizione un palco dove esibirsi  per farsi conoscere. Le loro esibizioni, inoltre, si integreranno con la presenza di qualche attore proveniente da fuori Reggio”.

Un palcoscenico di confronto, dunque, tra band “made in Calabria”, come le ha definite Mortelliti, e persone che devono affrontare le loro stesse problematiche in altre parti di Italia.

Alone” è il titolo scelto per la terza sezione del Festival, un titolo che presenta un doppio significato: “alone”, nella sua terminologia italiana, che si rifà all’ombra che si crea sulla lampada sporca che oscura il palco, e “alone” inteso come traduzione dalla lingua inglese, ossia “solo”.

“Abbiamo giocato sull’idea – sottolinea Raffaele Mortelliti – che un nostro ospite venga ad affrontare da solo il palco ed il pubblico, rappresentando il modo in cui nella vita di tutti i giorni ognuno di noi affronta da solo i problemi, e proprio per tale ragione alcuni dei nostri ospiti si esibiranno in dei monologhi. Uno di loro – continua Mortelliti – è il magistrato Salvatore Cosentino, il quale prenderà parte ad ‘alone’, uscendo, anche solo per pochi minuti, dalle logiche dettate dalla sua professione”.

Un’altra particolarità importante di quest’anno da evidenziare si riferisce ad un’ulteriore collaborazione voluta fortemente dagli organizzatori di “Tabularasa” con uno dei più antichi giornali online di Italia, “Varese News”, dalla cui redazione verranno mandati alcuni giovani giornalisti, che insieme ad altri ragazzi calabresi si occuperanno di indagare a fondo il nostro territorio.

“È un omaggio questo – dichiara Mortelliti – all’arte del giornalismo di inchiesta, che fa notare ancora di più quel concetto suddetto che vogliamo portare avanti, di volano di sviluppo”.

E continuando a parlare di collaborazioni, Mortelliti ha ringraziato in modo particolare gli ormai “amici” fidati di “Tabularasa”, Paola Bottero e Alessandro Russo, e anche i piccoli commercianti che hanno contribuito, in termini pubblicitari, a dare il giusto sostegno all’organizzazione generale del Festival.

Per ultimo si ricordi l’ormai noto premio “Strillaerischia”, che ogni anno viene consegnato durante “Tabularasa” ai giornalisti che si spendono più di altri nel raccontare le storie, come gli inviati di guerra o anche coloro i quali decidono di scrivere “articoli pericolosi”, come li ha definiti Mortelliti.

Il premio non è nient’altro che un vasetto, creato dall’artista di Roccella Jonica, Francesco Misuraca, pieno di olio e peperoncino, che verrà consegnato nella cornice di Lipari, “perché le Eolie – conclude Mortelliti – è inutile negarlo, hanno un appeal internazionale”.   

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