Noi dell’opposizione consiliare “Continuiamo Insieme per Innovare” pensiamo che un amministratore possa oggi incorrere più spesso che in passato in una condanna erariale, la quale, non essendo penale, non comporta obbligatoriamente le dimissioni del condannato. Sapevamo della condanna in primo grado dell’avv. Laface, e quindi della possibilità della conferma in appello, ma la sentenza in sé non ci scandalizza oltremodo. Sul futuro della sua attività amministrativa Laface può dunque prendere solo una decisione morale, che noi rispetteremo, in ogni caso. A dichiararsi invece campione di moralità, a ostentare il vessillo della purezza assoluta, sua e dei suoi, è stato – prima e dopo la recente campagna elettorale, ed è tuttora – il superiore in grado di Laface, il sindaco Merlino. Il quale sapeva anche lui della condanna in primo grado per «colpa grave e danno erariale» di Laface, e tuttavia, come se nulla fosse, ha continuato ad autoproclamarsi l’Immacolato e a esaltare la purezza dei suoi assessori e consiglieri, a fronte di avversari – a suo dire – moralmente disonorati. Umanamente vicini a Laface, restiamo perciò quanto mai lontani politicamente da un Merlino che la vicenda-Laface ci conferma essere la contraddizione fatta persona.
Il gruppo consiliare Continuiamo Insieme per Innovare.
Rometta (Me), il punto di vista dell’opposizione sulla condanna erariale di Laface
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