È quanto fanno sapere il sindaco Giuseppe Antoniotti e il presidente del Consiglio comunale Vincenzo Scarcello, plaudendo all’impegno speso anche dall’assessore Michele Trematerra per questa giusta causa.
“Anche questa – dichiara Antoniotti – rappresenta una battaglia di civilità per la sopravvivenza del nostro vasto territorio, che dev’essere combattutta in sinergia con tutti gli enti locali interessati. Già nei mesi scorsi ho avuto modo di esprimere la totale mia contrarietà al programma di perforazioni in mare. Oggi continuo ad esprimere, con forza, la necessità di coinvolgere in questa vertenza anche gli organi politici e di governo, nazionali ed europei, affinchè si facciano carico di tutelare il bacino ionico da qualsiasi accanimento industriale. Infatti, la sciagurata ipotesi di ritrovarsi con questi ecomostri nel nostro mare, uno dei pochi patrimoni naturali rimasti ancora integri, rischierebbe di annientare l’economia turistica dell’Area urbana e della Sibaritide, ora in evoluzione. Ma non solo – va avanti il Sindaco – le trivellazioni sui fondali marini potrebbero mettere a serio rischio l’intero comparto della pesca e della sua filiera, che in questo territorio può contare sulle consolidate eccellenze della marineria di Corigliano calabro, la più grande ed importante del Mediterraneo, e quella di Cariati. Ringrazio, inoltre, l’assessore all’ambiente Rodolfo Alfieri che, insieme agli uffici comunali, sta lavorando ininterrottamente all’elaborazione della documentazione da presentare al Ministero”.
“Abbiamo inviato tempo fa – ricorda Scarcello – delle prime osservazioni sul nostro dissenso a nuove ricerche di idrocarburi nel territorio e, soprattutto, in mare. Stiamo lavorando e perfezionando nuove osservazioni che faremo pervenire agli Enti e alle Istituzioni preposte nei tempi e nei modi previsti. C’è la necessità – ribadisce ancora il Presidente del Consiglio comunale – di fare quadrato ed ergere un fronte comune contro questo progetto che non tiene conto delle vocazioni della vasta area che si affaccia sulle rive del Golfo di Taranto: da Santa Maria di Leuca a Cirò Marina, passando proprio per la Sibaritide. Confidiamo, dunque, nel buonsenso del Governo e soprattutto del Ministro dell’Ambiente Galletti che giovedì prossimo riceverà il nostro assessore regionale all’Agricoltura, Caccia e Pesca, Michele Trematerra. Siamo fiduciosi – conclude Scarcello – che questo incontro possa essere risolutivo della questione e rimaniamo convinti che proprio Trematerra saprà esortare il Ministro ad accogliere le istanze dei territori ionici”.