Sicilia, Corte dei conti. Calaciura: “Corruzione anche con incarichi superflui”

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“La corruzione non si configura solo con un diretto passaggio di denaro. C’è corruzione anche quando vengono assegnati ‘incarichi superflui’ e quando vengono fatte ‘assunzioni clientelari di personale senza concorso’”.

Ecco quanto dichiarato dal Procuratore generale della Corte dei Conti, Diana Calaciura nella relazione per il giudizio di parifica del rendiconto 2013 della Regione siciliana. Per il Procuratore generale, la corruzione “può manifestarsi in occasione della creazione di società partecipate che, come le matrioske russe, a loro volta ne comprendono altre e sono occasione per nominare consigli di amministrazione e collegi di revisione e per assumere dipendenti al di fuori delle procedure pubbliche concorsuali”.

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