Basket. L’NBA Bonner ricorda la stagione giocata a Messina: “anno prezioso per me”

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Bonner_free_throw1L’ala grande Matt Bonner dei San Antonio Spurs, squadra NBA laureatasi campione nel corso dell’ultima stagione, ha ricordato la sua prima stagione da professionista, giocata a Messina nel 2003/04, in un’intervista alla Gazzetta dello Sport. “Ero un rookie, sapevo di essere nel posto giusto per imparare e dimostrare il mio valore“, ha affermato il compagno di squadra di un talento del basket italiano, Marco Belinelli.

Un’avventura particolare quella di Messina, ricorda Bonner, già dalla prima gara di A1 giocata contro Treviso: “palazzo pieno, loro grandi favoriti e Garbajosa che mi cala con un gomito sulla testa. L’arbitro non fischiò, eravamo una leggenda europea e un giovane americano. Ma io perdevo sangue, ne avevo ovunque. Mi misero uno strano cerotto tra i capelli, vincemmo, ma io avrei dovuto tenerlo per una settimana“. Un episodio con un aneddoto di contorno: “Poi scoprii che il nostro medico era un dentista. Lo stesso che mi diagnosticò una salmonellosi più avanti. Episodi che oggi mi fanno ridere“.

Situazioni divertenti queste, meno quelle societarie, rammenta ancora il cestista americano, con la Pallacanestro Messina che ad un certo punto smise di pagare i giocatori e sparì al termine della stagione, chiusa all’ultimo posto. “Ma quello fu un anno prezioso per me – puntualizza Bonner -, non ero in Italia per soldi, ma per farmi le ossa e tornare negli Usa ricco di una nuova esperienza sportiva e culturale. Restai fino alla fine, fu la scelta giusta“.

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