Caligiuri chiede l’esposizione dei materiali presso il Museo ovvero di affidarli in custodia alla Regione Calabria per esporli adeguatamente. Una specie di restituzione insomma. L’Assessore scrive al Direttore del Museo: “In occasione delle celebrazioni dei 50 anni dell’Unità d’Italia nel 1911 venne allestita a Roma una grande mostra sull’identità e le culture locali delle regioni italiane, curata da Lamberto Loria. Per la Calabria si occupò di questa iniziativa Raffaele Corso che, visitando i comuni calabresi, raccolse importantissimo materiale della cultura popolare. Un inventario puntuale di questi preziosi documenti è stato pubblicato nel volume a cura di Annabella Rossi e Luigi Maria Lombardi Satriani “Calabria 1908-1910: la ricerca etnografica di Raffaele Corso”, edito da De Luca nel 1973. Mi risulta che, per varie e comprensibili difficoltà, tali oggetti non sono attualmente esposti in alcun modo all’interno del Museo. Visto il risveglio e l’attenzione che la Regione Calabria sta avendo verso la cultura, sarebbe auspicabile realizzare un’esposizione permanente all’interno del Museo da lei diretto, oppure, se lo riterrà, la invito a valutare la possibilità di affidare tali preziosi beni in custodia alla Regione Calabria che, d’intesa con l’Università della Calabria e le amministrazioni locali interessate, potrebbe esporli in un Museo o in un Palazzo storico, possibilmente a Nicotera, luogo di nascita di Raffaele Corso. Questa azione rientra nell’ambito di una più vasta azione di recupero dell’identità storica e dei beni culturali della Calabria, convinti che la rinascita della regione passi inevitabilmente attraverso tali percorsi. Siamo mossi dal desiderio di esprimere un’altra idea della Calabria: quella della cultura”.
Calabria: cultura, Caligiuri chiede la valorizzazione dei documenti di Raffaele Corso
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