Cumia (ME), 52enne realizza una cava abusiva di humus per destinare la terra al mercato nero

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cumia 1Gli Agenti del Corpo Forestale Regione Siciliana in forza all’Ispettorato Ripartimentale della Foreste di Messina, nella mattinata di ieri, 5 agosto 2014, durante l’ordinaria attività di controllo del territorio, si sono recati nella località Mandrazzi, villaggio Cumia Superiore, del comune di Messina, dove è stato rinvenuto un ampio sbancamento finalizzato all’estrazione humus (nel gergo detta terra nera), materia prima da destinare probabilmente in vendita alle aziende che producono fiori e piante ornamentali e/o a singoli cittadini per gli usi familiari (es. sistemazione e fertilizzazione di spazi esterni alle abitazioni, di aiuole, di vasi di fiori, ecc.) Sul posto il sig. C. S. 52enne di Messina, al quale vengono contestati la distruzione di un habitat all’interno di un sito protetto (zona ZPS ITA 030042 “Monti Peloritani Dorsale Curcuraci, Antennamare e Area Marina dello Stretto di Messina); la modifica dello stato dei luoghi in zona sottoposta a vincolo paesaggistico (area boscata e classificata zona a protezione speciale ZPS) in assenza di autorizzazione della locale Soprintendenza ai Beni Culturali ed Ambientali e, infine, l’esercizio di cava abusiva di humus (in gergo detta terra nera) col fine di trarne un profitto cedendola a terzi sul mercato nero. L’area interessata dallo scavo e la griglia presenti sul sito sono stati conseguentemente sottoposti a sequestro e consegnati in custodia giudiziario al C. S. L’operazione di P.G. è stata condotta con il coordinamento dell’Ispettorato Ripartimentale delle Foreste di Messina.

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