Da questa ‘trasferta’ milanese la Calabria potrebbe anche ottenere un vantaggio economico con una parte dei guadagni della biglietteria (un terzo) che potrebbero venire utilizzati ”a vantaggio di beni abbandonati e molto piu’ fragili”. ”Confidando sul buonsenso e sulla responsabilita’ del ministro – si chiude la lettera – non abbiamo dubbi che la richiesta di prestito sara’ accolta”.
Ecco il testo integrale della lettera:
“Illustre Signor Ministro, in occasione dell’Expo universale di Milano, la Regione Lombardia intende rappresentare i valori piu’ alti della civilta’ artistica italiana. Milano, in questa occasione, non e’ soltanto il capoluogo della Lombardia ma la capitale della culturale d’Italia e una delle piu’ importanti europee. Per questo, come sono presenti i padiglioni di ogni nazione, Milano vuole presentarsi con le testimonianze universali di cui e’ piu’ alto simbolo la Pinacoteca nazionale di Brera”.
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- Padiglione 1 – Bronzi di Riace – L’Expo rappresenta un momento ideale per innalzare la dignità culturale della Calabria e le radici della Magna Grecia. Il luogo ideale per la loro esposizione sarebbe nel Padiglione Italia o in un padiglione appositamente realizzato dalla Regione o, in accordo, per spazi comuni, con Diana Bracco.
- Padiglione 2 – Bramante – Due sedi: Santa Maria presso San Satiro, con la piu’ straordinaria prospettiva architettonica di tutti i tempi, e la chiesa di Santa Maria delle Grazie con lo spettacolare tiburio. Prevista l’esposizione nel convento di Santa Maria delle Grazie degli affreschi di casa Punigarola e del Cristo alla colonna.
- Padiglione 3 – Leonardo – Aumento del limite numerico dei gruppi in visita al Cenacolo passando dall’attuale 25 a, orientativamente, 48-50. Regione Lombardia, anche in accordo con sponsor privati, dovrebbe garantire turni di otto ore con pagamenti di straordinari ai custodi e, per eventuali necessita’, il supporto di agenzie per aperture serali e notturne dalle 19 alle 3.
- Padiglione 4 – Leonardo 2 – Martin Kemp e Pascal Cotte hanno convincentemente attribuito il ritratto della Bella Principessa a Leonardo. Il codice cui appartiene e’ Sforzeide di Giovanni Pietro Birago. Il codice verra’ esposto a febbraio a Palazzo Ducale e all’Expo di Milano a Palazzo Bagatti Valsecchi.
- Padiglione 5 – Antonello – A Palazzo Bagatti Valsecchi va ricomposto ed esposto il trittico di Antonello da Messina diviso tra Galleria degli Uffizi e Castello Sforzesco.
- Padiglione 6 – Michelangelo – Il cuore sara’ la Pieta’ Rondanini di Michelangelo. La riorganizzazione dei turni della guardiania, che potrebbero coincidere con quelli del Cenacolo Vinciano, intensificherebbe gli accessi.
- Padiglione 7 – Raffaello e Caravaggio – Evidenziare l’unicita’ del cartone di Raffaello per la Stanza della Segnatura, una delle quattro Stanze Vaticane all’interno dei Palazzo Apostolici, conservato alla Pinacoteca Ambrosiana, ne aumenterebbe i visitatori. Notevole attrattiva hanno anche i capolavori del Caravaggio come la ‘Cena di Emmaus’ conservata nella Pinacoteca di Brera. Serve un percorso con ‘segnali’ tra cui ‘Pala di Brera’ di Piero della Francesca, ‘Cristo morto’ di Andrea Mantegna, ‘Pieta” di Giovanni Bellini, lo ‘Sposalizio della Vergine’ di Raffello Sanzio e la ‘Cena di Emmaus’ di Caravaggio.
- Padiglione 8 – Tiepolo – Palazzo Clerici, in corrispondenza del soffitto di Tiepolo, e’ sede ideale per proporre una serie di disegni, fra i quali quelli preparatori dell’affresco stesso, che ne testimoniano la lunga e complessa fase di preparazione. Possibile, nelle altre sale, potra’ essere allestita una mostra che documentera’ una delle piu’ belle stagioni del Rococo’ europeo.
- Padiglione 9 – Musica e MITO – L’edizione del festival MITO con orchestre e concerti provenienti da ogni parte del mondo e il concerto inaugurale al Teatro ‘La Scala’ a pieno titolo nel programma dell’Expo.
- Padiglione 10 – Stendhal – Attorno a Stendhal si puo’ immaginare un itinerario che, da Palazzo Clerici, tocchi il Teatro ‘La Scala’, i palazzi di via Manzoni, la casa del Manzoni (dove allestire la mostra ‘Stendhal e Manzoni’), Palazzo Belgioioso e il museo dell’Ottocento. Stendhal e’ l’ideale visitatore dell’Expo. L’ideale sede per il padiglione e’ il Museo di Stori contemporanea in via Sant’Andrea.
- Padiglione 11 – Futuristi – Milano e’ la ‘Citta’ che sale’ e l’Expo ha le radici nel Futurismo. Il Futurismo, ultima grande stagione artistica italiana, e’ naturalmente legato all’Expo e con capolavori provenienti dal Museo del Novecento, da Brera (collezione Jesi) e da raccolte private si rendera’ omaggio a questa stagione al Museo del Novecento.
- Padiglione 12 – De Chirico e Savinio – A partire dai ‘Bagni Misteriosi’ di De Chirico nei giardini della Triennale restaurati al tempo dell’assessorato alla Cultura Sgarbi un percorso nella citta’ di Milano seguendo il racconto di Alberto Savinio. Punto di arrivo il teatro ‘Parenti’. La restituzione delle piscine Caimi e’ un’acquisizione dell’Expo alla citta’.
- Padiglione 13 – Architettura. Omaggio a Guglielmo Mozzoni – Palazzo Pirelli, stazione Centrale, Torre Velasca, Palazzo Mezzanotte, il ‘rubanuovole’ ovvero la Torre Snia Viscosa di piazza San Babila e il Palazzo dell’Arte di viale Alemagna sono le tappe di un percorso nell’architettura del Novecento che rivela Milano come una grande capitale europea.
- Padiglione 14 – Arte Antica – Una mostra a Palazzo Litta con grandi collezioni private italiane di arte antica da un’antologia della grande Collezione Terruzzi (prevalentemente pittura del Settecento veneziano) alla collezione della Fondazione Cavallini Sgarbi. Opere dell’arte italiana dal Duecento al Novecento con opere di Tino di Camaino, Vivarini, Nicolo’ dell’Arca, Lorenzo Lotto, Tiziano, Antonio Cicognara, Veronese, Cavalier d’Arpino, Carlo Bonomi, Guido Reni, Guercino, Jusepe de Ribera, Artemisia Gentileschi, Guido Cagnacci, Piazzetta, Sassoferrato e Hayez. Padiglione del cuore – La proposta di Expo culturale unisce idealmente Milano e Urbino, citta’ d’arte, nel segno del motto ‘Dov’e’ il tuo cuore e’ il padiglione’.