di Enzo Cuzzola – Non vi è alcun dubbio che il porto di Reggio non ha più alcuna funzione mercantile, conservando solo la funzione passeggeri per lo scambio tra le due città dello stretto. Andrebbe allora trasformato, perché no, anche a supporto di quello di Messina, anche nell’ottica di una futura conurbazione dello stretto, in primo luogo in porto di attracco per la crocieristica.
Tutta la Magna Grecia può offrire al turista di questa nicchia un ampio ventaglio di tour storici, culturali ed enogastronomici, bisogna fare in modo che le grosse navi possano attraccare a Reggio, entro o fuori darsena.
Stessa offerta può essere proposta ai diportisti, ma anche a questi va offerta la possibilità di un attracco, modernamente attrezzato e funzionale. Fermo restando che lo sviluppo di un porto turistico di adeguata capienza potrebbe rilanciare anche l’aeroporto, qualora consentissimo , con ogni agevolazione possibile, agli stranieri di ormeggiare le loro imbarcazioni stabilmente a Reggio.
Non si può pianificare lo sviluppo turistico della città senza pensare alla sua naturale vocazione di città di mare, ecco allora che in questa ottica il porto diventa una delle principali risorse, accanto alla riqualificazione e riconversione, della quale abbiamo già detto, ad alberghi di tutti gli immobili del lungomare.
StrettoWeb, in collaborazione con Enzo Cuzzola e l’Associazione Dialogo Civile, propone uno spazio di riflessione sul futuro della città. Quasi un gioco che, utilizzando ogni settimana una lettera dell’alfabeto, vuole contribuire a costruire il puzzle programmatico. Ovviamente lo spazio è aperto a tutti quanti vorranno offrire il loro contributo e cioè Partiti, Movimenti, Associazioni, Gruppi di cittadini e Singoli cittadini. Scriveteci a redazione@strettoweb.com