Legalitalia, i “servitori dello Stato”: uomini e donne in divisa, idee e prospettive per una nuova Primavera della lotta alle mafie [FOTO]

StrettoWeb

Nel tardo pomeriggio di oggi, in riva allo Stretto presso la Piazzetta Museo Marinaro, nell’ambito delle ultime iniziative di Legalitalia, a Cannitello, s’è tenuto il meet- caffè sulla figura dei “servitori dello Stato”, coordinato dal direttore di StrettoWeb, Peppe Caridi. L’incontro si è aperto con i saluti del capogruppo di maggioranza al comune di Villa, Claudio Cama, il quale “ha ringraziato le istituzioni presenti e gli organizzatori della tre giorni, l’associazione Ammazzateci Tutti”. Saluti di Giuseppe Caccione e Lia Staropoli (associazione Condivisa), i quali hanno “ringraziato le forze dell’ordine, che hanno assicurato la sicurezza dell’iniziativa”.

Interventi di Gianni Tonelli, segretario generale Sap: “purtroppo il partito dell’anti- polizia è più forte di coloro che, invece, sono a favore. Oramai – continua- tentano di ledere la nostra credibilità con campagne mediatiche assurde: è da 20 anni che cio accade”. “Tutto quello che accade in piazza si scarica su di noi, con tanta rabbia: urge un filtro chiaro per definire il bene con il male“. Altro intervento di Massimo Martini, dell’associazione nazionale dei sostenitori delle forze dell’ordine: “Il nostro è un paese strano ma ricco di risorse. E’ in atto chiaramente una delegittimazione della politica e delle forze dell’ordine. Dobbiamo avere una capacità– dice chiaramente Martinicomunicare bene il lavoro delle forze dell’ordine, i quali lavorano e rischiano la vita per soli 1200 euro al mese”. Conclude il leader dell’associazione dei sostenitori delle forze dell’ordine: “quando si dice che la vera mafia è lo stato hanno vinto Riina e Provenzano”. Intervento accorato del sindaco di Messina, Renato Accorinti: “Dobbiamo stare tutti uniti contro le mafie, per noi la politica è bene comune e non sempre nei palazzi c’è il malaffare”. “Per decenni– continua il sindaco- nessuno degli amministratori del comune di Messina si recava a Cinisi per commemorare Peppino Impastato, ucciso barbaramente dalla mafia, io ci sono andato, per chiarezza e limpidità. E sono andato in via D’Amelio. E oggi vengo qui a ricordare il giudice Scopelliti. Io ci sono sempre. Solo cosi– conclude- gli amministratori diventano credibili cosi come la politica”.

Foto di Andrea Taverna: 

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