Messina, acqua e rifiuti: emergenze all’ordine del giorno

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messina rifiutiI serbatoi che dovrebbero portare l’acqua in città sono quasi asciutti, ma stavolta la colpa non ricade sui tradizionali “guasti tecnici” della rete Amam: no, il problema è a monte, letteralmente. Le scarse piogge hanno ridotto la portata di Fiumefreddo, come abbiamo ampiamente documentato su queste colonne, e ciò ha determinato delle ovvie ricadute per la cittadinanza: alcune zone, anche in pieno centro cittadino, assistono ad un’erogazione ridotta, per poche ore al giorno. La decisione presa dall’azienda di razionare l’offerta, in tal senso, è frutto di una valutazione complessiva sulla base delle scarse risorse idriche a disposizione. Di gran lunga peggiore è la situazione nelle zone provinciali: a Zafferia le urla degli abitanti si sono levate al cielo, contro un’Amministrazione cittadina che pretende tasse ma non offre servizi.

Il quadro diventa ancor più complesso se si tiene in considerazione l’altra emergenza, quella relativa ai rifiuti: come abbiamo ricordato ieri, la chiusura delle discariche di Mazzarrà Sant’Andrea e Motta S. Anastasia complica non poco i piani del primo cittadino. Alessio Ciacci deve affrontare le spinose criticità sul tappeto e le contumelie che piovono sulla sua gestione di MessinAmbiente, laddove – anche lungo l’isola pedonale ormai – si assiste a qualche scampagnata, ahinoi non isolata, di blatte.

Domani è ferragosto, la Vara attraverserà le strade cittadine e l’auspicio è che almeno per la celebrazione solenne il manto stradale sia decoroso. Certo, vedere alcune vie tirate a lustro mentre le zone adiacenti pullulano di rifiuti non è un gran biglietto da visita per la Giunta Accorinti. Ma tant’è.

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