Messina, la barca affonda e Ciacci se ne va? Il manager avrebbe un’intesa per entrare nella squadra di governo di Viareggio

StrettoWeb

Serve uno sprint finale. Il collegio dei revisori dei conti ha dato il proprio parere favorevole al piano anti-dissesto, sebbene ufficialmente la comunicazione arriverà soltanto lunedì. A questo punto la palla passa al Consiglio comunale, che entro il 3 settembre dovrà riunirsi per deliberare sul punto in questione. Comincia ufficialmente la corsa contro il tempo: i gruppi consiliari, infatti, pretendono chiarezza dalla Giunta, prima di votare un atto che impegnerà formalmente il Comune per gli anni a venire.

Proprio per questo motivo, per muoversi con celerità fra i dissestati conti di Palazzo Zanca, la Commissione competente presieduta da Nicola Cucinotta aveva convocato martedì scorso Alessio Ciacci, già commissario liquidatore di MessinAmbiente.

Lo abbiamo raccontato nella giornata di giovedì: l’intento di Cucinotta era instaurare un confronto diretto coi vertici della partecipata, affinché il manager venuto da lontano potesse chiarire di fronte al civico consesso le zone d’ombra esistenti sotto il profilo finanziario.

Ciacci, da par suo, pur dando piena disponibilità a livello teorico, aveva risposto picche nell’immediato: con una lettera all’attenzione della I° Commissione, il commissario aveva avuto modo di chiarire che per pregressi impegni istituzionali non si sarebbe potuto presentare innanzi alla rappresentanza cittadina sino al 2 Settembre.

Ma di quali impegni parliamo? Non è una domanda invadente: la città rischia il dissesto, il Consiglio deve conoscere lo stato finanziario delle partecipate e i manager, da che mondo è mondo, sono gli unici soggetti in grado di offrire un’istantanea sulla salute delle imprese, avendo una precisa visione d’insieme delle stesse. Peraltro i loro scatti sono ben remunerati.

Parlare genericamente di “impegni istituzionali”, senza scendere nel dettaglio, ci parve da subito un peccato di superficialità. Ciacci, che pur redige con cura un diario della sua esperienza amministrativa a Messina, avrebbe potuto – a nostro avviso – offrire maggiori lumi alla cittadinanza ed alle istituzioni.

Martedì 26, mentre Cucinotta leggeva con stupore la missiva del numero uno di MessinAmbiente, il sindaco di Viareggio, Leonardo Betti, descriveva in una lettera ad un giornale locale – la Gazzetta di Viareggio – la sua personale sfida contro il dissesto del comune toscano. Direte voi: ma cosa c’entra Betti con Messina e Cucinotta? Nulla, ma con Ciacci c’entra eccome.

Nella mail spedita alla redazione della testata, il primo cittadino del comune settentrionale scriveva: “Posso annunciare inoltre che stamani mi sono sentito telefonicamente con una persona che conosco da tempo: sto parlando di Alessio Ciacci, persona capace e di indubbio valore, già assessore e simbolo dei «rifiuti zero» a Capannori. Alessio mi ha dato la sua disponibilità e con lui ho già fissato un incontro ai primi di settembre: per me sarebbe un piacere averlo nella mia squadra di governo della città, riconoscendone le capacità ed una comune identità di vedute. Non è una questione di nomine, bensì di competenze qualificate da inserire nella squadra, che inevitabilmente si tradurrebbe  in un mutamento  dell’azione amministrativa anche nei confronti delle società partecipate con cui ci legano contratti di servizio da rivedere alla luce delle più cogenti esigenze di risparmio, sia per i cittadini che per l’Ente”.

Dunque, mentre l’Asp di Messina lancia un monito per scongiurare l’allerta sanitaria dovuta all’emergenza rifiuti, mentre in riva allo Stretto si fa fatica a capire la situazione debitoria e creditoria dell’azienda, Ciacci – super commissario liquidatore dell’impresa – innanzi alle criticità da un lato declinava l’invito della I° Commissione di Palazzo Zanca, dall’altro, nelle stesse ore, conversava con il sindaco di Viareggio programmando in agenda un confronto per entrare nella sua squadra di governo.

Inutile evidenziare come un chiarimento sia indispensabile. Accorinti, un tempo fautore della trasparenza, si faccia carico di questa battaglia e chieda spiegazioni nell’interesse della città.

Condividi