Messina: l’ex caserma Gasparro diventa centro d’accoglienza

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StrettoWeb

migranti lampedusa 7La caserma Gasparro dell’ex area militare di Bisconte, sta per diventare centro d’accoglienza. Per fronteggiare l’emergenza migranti nel Mediterraneo, la città di Messina, anche a seguito della visita del ministro dell’Interno Angelino Alfano lo scorso mese di luglio che invitava all’accoglienza, si attrezza per radunare gli immigrati all’interno di caserme militari dismesse. Con l’ormai prossima apertura di uno dei quattro stabili che compongono l’area della Gasparro, cui si affiancano la Nervesa e subito dopo la Masotto, la struttura sarà in grado di rispondere alle necessità di ricovero degli stranieri che ormai quasi quotidianamente sbarcano sulla nostra isola.

La caserma che nel frattempo è passata dalla titolarità del ministero della Difesa a quella del ministero dell’Interno, offrirà tre ambienti dove sono già stati allestiti i letti a castello oltre alla sala mensa, nuove docce e lavandini. La superficie “calpestabile”, per questioni di controllo e sicurezza, è stata definita attraverso apposite divisioni. Difficile ancora comprendere quale sarà il futuro giuridico del ricovero di accoglienza Gasparro, la cui competenza è di esclusivo riferimento prefettizio, ovvero ministeriale.

Benché, infatti, così come nel caso del Pala Nebiolo, si tratti di una struttura temporanea, la natura stessa dell’immobile e delle aree circostanti porta a non escludere che,in seguito, si possa pensare ad un ampliamento del numero dei posti con il recupero di qualche altro edificio. In tale ipotesi la città dello Stretto potrebbe diventare un centro numericamente ben più strutturato. Ad occuparsi della gestione concreta e quotidiana della caserma, sarà sempre l’ente gestore della tendopoli di contrada Conca D’Oro, il consorzio Senis Hospes, a cui la Prefettura ha già effettuato un’estensione contrattuale, così come per il primo Nebiolo, a dicembre.

La Gasparro e la tendopoli non saranno però gli unici punti d’ospitalità: ad inizio settembre, infatti, inizieranno, per terminare più o meno entro 60 giorni, i lavori di adeguamento dell’ex-Ipab di via Sacro Cuore di Gesù, struttura individuata dalla Prefettura e dal Viminale, a seguito dell’avviso pubblico pubblicato ad aprile.

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