Ha subito un delicato intervento alla colonna vertebrale, ma è tornato a casa già da diversi giorni il bambino di dieci anni caduto da un balcone vicino ad Enna.
Arrivato in elisoccorso al policlinico G. Martino, è stato operato dall’équipe dell’UOC di neurochirurgia con gli anestesisti della UOSD di neurorianimazione. Un ulteriore caso in cui si conferma vincente l’approccio multidiscplinare e in cui sempre più la tecnologia accompagna le mani del chirurgo con proiezioni in 3 D che fanno la differenza.
Determinante l’uso dell’O-ARM, strumento – l’unico sul territorio regionale – che associato al neuronavigatore consente di localizzare con precisione l’area da trattare. Il chirurgo “naviga” assistito da immagini, proiettate su di un monitor, che permettono di localizzare con esattezza il punto interessato.
È una neurochirurgia sempre più mini invasiva: anche in tale circostanza, infatti, la stabilizzazione della colonna è stata eseguita senza tagli, ma con piccole incisioni per l’applicazione delle viti. Presidi utilizzati per la prima volta in Sicilia in un paziente pediatrico con una frattura particolare come quella riportata in questo caso.
I vantaggi sono molteplici: minimo danno ai tessuti, tempi chirurgici ridotti e una minore esposizione del paziente e degli operatori a radiazioni ionizzanti.