Messina: villaggio Bisconte, punto per punto le proposte di riqualificazione

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Alessandro-Cacciotto-“Bisconte è senza dubbio uno dei villaggi più popolosi della città, poco distante chilometricamente dal centro cittadino, ma, allo stato attuale, anni luce da una condizione di vivibilità dignitosa.”

Il consigliere della Terza Circoscrizione Alessandro Cacciotto affronta le questioni più importanti che ridarebbero un’immagine completamente diversa al villaggio di Bisconte.

 “1)      COPERTURA DEL TORRENTE BISCONTE – CATARRATTI.

Il futuro di Bisconte passa inevitabilmente dal torrente che attraversa i villaggi di Bisconte e Catarratti. Spot elettorale della politica degli ultimi decenni, il torrente è sempre lì, con i suoi problemi, ma anche con i grandi rischi. In questi giorni, ed è già un buon risultato, si sta provvedendo alla pulizia del letto del torrente; è necessario tuttavia che l’Amministrazione riaccenda i riflettori sul progetto di copertura del torrente. L’ultimo a spendersi in tal senso fu l’ex Assessore Pippo Rao poi “incredibilmente” defenestrato. Da allora è calato il sipario. Era stato presentato alla regione siciliana un progetto, negli anni lievitato come costi ma, nessuno sembra saperne più nulla, neppure l’attuale Assessore al ramo, l’ing. Sergio De Cola, al quale il sottoscritto ha più volte inoltrato richieste senza ricevere nessuna risposta. Copertura (seppur parziale come impone l’attuale normativa) del torrente significa, più sicurezza, significa un nuovo look al quartiere, una strada di attraversamento più grande, significa una via di fuga per il vicino Fondo Pistone.

2) SBARACCAMENTO SENZA NESSUN RISANAMENTO – IMMOBILISMO I.A.C.P.

Nel 2005 a Bisconte sono state demolite tante baracche; la zona, inserita nell’ambito C del risanamento prevedeva, oltre la copertura del torrente, la realizzazione di 112 alloggi di E.R.P. oltre ad un parco di quartiere. Orbene, sono trascorsi tantissimi anni, la zona sembra assomigliare ad una vera favelas messinese.

L’I.A.C.P. si è limitato a recintare la zona, le cui lastre assai spesso vendono divelte per scaricare materiale di ogni genere, eternit su tutti. La zona è una bomba tossica pronta ad esplodere ed un rischio igienico sanitario altissimo. Anche qui, è necessario che l’Amministrazione prenda una posizione e riprenda un dialogo con l’I.A.C.P. e la Regione.

3)     EX CASERMA MILITARE: UNO SPAZIO DA CONSEGNARE ALLA CITTA’.

Da diversi anni è ormai stata dismessa e allo stato attuale giace in una condizione di abbandono e di incuria, tanto da spingere il sottoscritto, su richiesta dei residenti, a chiedere interventi di bonifica interni. Negli ultimi mesi i riflettori sulla caserma si erano accesi per l’idea di adibire parte della ex caserma a secondo Palazzo di Giustizia e per una altra parte a centro di accoglienza per immigrati. Le recenti “passerelle” dell’attuale Ministro degli Interni Angelino Alfano hanno strappato solo qualche promessa e cioè, che la caserma verrà dismessa e dal Demanio Militare, consegnata alla città. L’ex caserma sarebbe un occasione di ulteriore rilancio per il villaggio e l’intera città; i grandissimi spazi sfruttati soprattutto per il sociale. Insomma non è più possibile guardare alla ex struttura militare con assoluta indifferenza.

4)    EX POLVERIERA: UNA STRUTTURA OTTOCENTESCA DIVENTATA UNA PATTUMIERA A CIEL APERTO.

Sempre a Bisconte è ubicata una struttura, oggi fatiscente, ma recuperabile, che risale al 1887 e che in passato fungeva da polveriera, un deposito di munizioni. Nel 1990 ha ricevuto dalla regione siciliana, addirittura il suggello di bene di particolare interesse, storico e culturale. Oggi la ex Polveriera è un letamaio, una discarica, un rifugio per gatti e topi. Attualmente la struttura appartiene al Demanio Militare ed è in atto un processo di dismissione. Il sottoscritto ha più volte chiesto, in tante forme, di prendersi cura della struttura (come la legge peraltro impone), avviare un opera almeno di bonifica e di tutela (con una recinzione). Purtroppo nessuna risposta, solo promesse. La ex Polveriera, sarebbe invece uno spazio da riconquistare e destinarlo per fini socio – culturali.   

5)    CAMPO SPORTIVO “G. MAULLO”: URGONO INTERVENTI.

Un impianto storico, un campo da calcio teatro di epici confronti e sfide, insomma un “pezzo storico” della città che sente inevitabilmente i troppi anni di incuria ed abbandono. Poche le risorse destinate per la cura ordinaria dell’impianto, lasciata assai spesso alle stesse società che frequentano il campo.

Urgono al più presto interventi di ordinaria e straordinaria manutenzione del campo da calcio anche perché, a breve riprenderanno le discipline sportive sull’impianto.

6)    EX AUTORIMESSA  POSTE.

Un grosso Palazzone delle Poste, da anni chiuso; una grande struttura che a poco a poco si sta “consumando” per il normale decorso del tempo.

Nel 2004 il Comune tentò di acquistare la struttura di proprietà delle Poste Italiane ma, non se ne fece poi nulla. Sarebbe anche qui necessario, che l’Amministrazione Comunale interagisse con le Poste Italiane per capire come “prendersi” la struttura e “regalare” un’altra importante opera alla città e ai cittadini desiderosi e vogliosi di spazi di aggregazione.”

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