Milazzo (Me): il 7 agosto di scena Tindaro Granata con “Antropolaroid”

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Loc_AntropolaroidAntropolaroid”, è l’album di famiglia messo in scena da Tindaro Granata il 7 agosto a Milazzo. Il titolo fonde insieme la ricerca antropologica con lo scatto fotografico, la memoria trattenuta nell’immagine, racconto tramandato e vissuto profondamente.

Questa è la proposta estiva di Arte E a Capo per un teatro che protende ai giovani attori meno conosciuti e a quelli già affermati fuori dalla provincia siciliana come Tindaro, autore ed attore grottesco originario di Patti, vincitore nel 2013 della prima edizione del Premio Mariangela Melato come migliore attore esordiente.

Antropolaroid è una rievocazione biografica che egli compie con la messa in scena di istantanee dei momenti salienti della sua famiglia, passando attraverso i decenni in molteplici ruoli, di ogni età e genere, dimostrando una grande abilità di caratterizzazione dei personaggi che si susseguono veloci sulla scena.  Il monologo del trentenne Tindaro Granata è cunto e mimo, comico e tragico; è questa la novità del suo spettacolo, il racconto lascia il passo ai dialoghi, non vengono narrati i fatti ma i personaggi parlano tra di loro e danno vita alla storia.

In collaborazione con la cooperativa Settima Stella, il 7 agosto alle ore 21, “Antropolaroid” di e con Tindaro Granata, andrà in scena nel seducente giardino del MediterrAnima che arricchirà la prestigiosa serata con una degustazione mediterranea e un buon calice di vino.

Arte E a Capo afferma così l’intento originario di produrre o sostenere proposte culturali inedite sul territorio e di offrire spunti di riflessione attraverso l’arte, quindi la musica e il teatro. In quest’ottica il 13 agosto sosterrà il primo festival di cantautorato indipendente a Milazzo, “NON DIRLO A NESSUNo!” che ospiterà tra gli altri Nicolo Carnesi e Omosumo; un momento di aggregazione giovanile dove dar voce a validi artisti e che si spera possa innescare un interessamento di tipo turistico.

L’artista: Nato a Tindari (ME) alla fine della seconda metà del ’900, Tindaro non ha una formazione accademica. Il suo percorso teatrale inizia nel 2002 con Massimo Ranieri nella messa in scena dello spettacolo Pulcinella diretto da Maurizio Scaparro. Interpreta il ruolo di Bertoldo in Enrico IV per la regia di Roberto Guicciardini. Al festival di Belgrado lavora con il regista Nikita Milivoievic nello spettacolo Noushurid Fruit. Nel 2008 conosce Cristina Pezzoli e prende parte al progetto “PPP teatro”; l’anno dopo è in scena con una sua regia, Blitz, testo di Letizia Russo.

Con Carmelo Rifici lavora in diversi spettacoli: Il nemico, Il gatto con gli stivali, La testa del profeta, Ippolito portatore di corone di Euripide, Buio scritto da Sonia Antinori; nel 2012 ritorna al Piccolo Teatro di Milano con lo spettacolo Giulio Cesare sempre diretto da Rifici. Del 2011 è  lo spettacolo di Jacopo Serafini Musique pour toi seul ed è tra i protagonisti della trasmissione L’almanacco del Gene Gnocco con Gene Gnocchi. Nello stesso anno scrive, dirige e interpreta Antropolaroid, monologo sulla storia della sua famiglia con il quale vince il concorso “Borsa Teatrale Anna Pancirolli” e il “Premio della Critica” dell’Associazione Nazionale Critici Teatrali. Nel 2012 vince il Premio Fersen in qualità di “Attore Creativo”.

Del 2013 è il suo nuovo testo, ispirato ad un caso di pedofilia: Invidiatemi come io ho inviato voi, di cui è autore, oltre che regista e interprete, per il quale riceve il Premio Mariangela Melato come “Miglior Attore Emergente” e il Premio Fersen come “Miglior Regia 2013”. Nel 2013 è in scena con la compagnia Proxima Res in Chi resta regia di Carmelo Rifici.  Il prossimo 30 agosto riceverà il Premio Franco Enriquez come autore del miglior testo d’impegno civile. Il 12 marzo 2014,  è stato il protagonista della mise en espace (in prima nazionale) de Il Libro del Buio di Tahar Ben Jelloun andato in scena al Festival Dedica di Pordenone, adattamento e regia di Serena Sinigaglia.

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