Motta San Giovanni (RC), Crea: “Riapre la discarica di Comunia? Trasparenza dove sei?” [FOTO]

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discarica comunia 1Vincenzo Crea, Referente unico dell’ANCADIC Onlus e Responsabile comitato spontaneo “Torrente Oliveto”, denuncia, attraverso una nota come “Nel religioso silenzio si sta concludendo l’iter per l’approvazione da parte della regione Calabria Dipartimento Politiche Ambiente-Ufficio Valutazione Impatto Ambientale – del progetto esecutivo per la messa in sicurezza, l’ampliamento e la riapertura della discarica di Comunia, chiusa nel mese di marzo 2003 per mancanza di volumetria”.

“Ancora una volta – si legge nella nota – un’importante opera si sta per realizzare senza che i nostri amministratori locali abbiano sentito la necessità di informare la popolazione su tale iniziativa e sulla posizione assunta dallo stesso Ente. Silenzio completo anche da parte dei consiglieri di minoranza, probabilmente non interessati. Dobbiamo ritenere che anche altre forze politiche non siano al corrente della prossima apertura dell’impianto, atteso che in questi giorni in una nota stampa il segretario del locale circolo comunale PD nel presentare le proposte programmatiche necessarie per il rilancio amministrativo e politico della nostra città che possano essere affrontate nei prossimi cinque/sei mesi ha indicato, tra le altre proposte, la bonifica e messa in sicurezza della discarica di Comunia, senza fare alcun riferimento alla probabile riapertura, e tanto ci lascia dubbiosi sull’auspicata posizione di dissenso, considerato che lo stesso segretario Fortunato Pedà riveste nel contempo l’incarico di consigliere di maggioranza dell’attuale amministrazione comunale”. 

“La bonifica – afferma ancora Crea – non risulta prevista negli elaborati progettuali, da noi legittimamente acquisiti presso gli Uffici del Dipartimento Politiche dell’Ambiente Ufficio Via, sebbene tale sito fosse stato inserito nell’elenco dei siti da bonificare, come comunicatoci tempo addietro dallo stesso Dipartimento Politiche dell’Ambiente, che pertanto presume sia stata accertata la contaminazione del sito. Questa associazione dopo aver proceduto alla disamina degli elaborati progettuali acquisiti, ha presentato le proprie osservazioni al predetto Ufficio, ritenendo inaccettabili l’ampliamento della discarica di Comunia e il consequenziale ripristino del conferimento di rifiuti, tanto per le gravi ripercussioni sull’ambiente quanto per l‘aberrante localizzazione”. 

“Allo stato dei fatti dobbiamo ritenere che l’Amministrazione comunale sia favorevole alla riapertura della discarica di Comunia e ciò ci sorprende e ci pone molti interrogativi anche perché in più occasione lo stesso Sindaco Ing. Paolo Laganà aveva esternato in un incontro con le associazione presenti sul territorio comunale e successivamente alla regione Calabria il suo deciso no alla riapertura dell’impianto. Non solo – continua Crea – lo stesso Sindaco durante una riunione tenutasi presso la Prefettura di Reggio Calabria ha manifestato preoccupazioni poiché nella zona in cui si trova il predetto impianto di smaltimento si è registrato un aumento di malattie tumorali”. 

“Le operazioni di messa in sicurezza contenute nel progetto, enfatizzate per fungere da specchietto per le allodole, rappresentano l’ennesimo ricatto perpetrato nei confronti dei cittadini che per avere giustizia, per quanto sopportato nella decennale disattenzione, dovrebbero accettare l’ulteriore minaccia alla propria salute. Non siamo assolutamente ancora disponibili a subire. La messa in sicurezza e la bonifica – si legge infine – devono essere i soli interventi che la Regione Calabria deve finanziare per la discarica di Comunia, tutelando così un territorio da anni massacrato da gravi criticità ambientali”. 

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