Piano Giovani Sicilia, un fiume di polemiche: il M5S chiede un’audizione

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Non si arrestano le polemiche sul flop del click day del Piano Giovani in Sicilia e sul nuovo bando da 70 milioni di euro, emanato dopo lo stop alle selezioni per tirocini da 500 euro al mese destinati a giovani disoccupati.

Il movimento dei 5 Stelle il deputato ex Udc Pippo Gianni chiedono la convocazione urgente di un’audizione in commissione Lavoro all’Ars, mentre il gruppo Forza Italia accusa l’esecutivo di “conduzione scellerata delle politiche della formazione e del lavoro”. Se i Cinquestelle chiedono al governo di fermare anche il nuovo bando pubblicato lunedì e tracciare assieme al parlamento le linee di futuri percorsi di selezione, l’ex assessore all’Industria, invece, in una lettera al presidente della commissione Lavoro, invita burocrati e assessori a riferire su quanto è accaduto.

 “E’ inammissibile che le uniche informazioni sul disastro giovani, l’ennesimo del governo ‘della rivoluzione’, siano affidate a qualche rigo di comunicato stampa o alle ricostruzione giornalistiche – scrivono i Cinquestelle. Sono troppi i buchi neri su cui fare luce. Vogliamo capire chi ha sbagliato e perché. E chi ha sbagliato dovrà assumersene la totale responsabilità“.  A tacciare come “la fallimentare gestione del piano giovani da parte dell’assessore Scilabra e l’immobilismo del governo Crocetta su temi fondamentali per il riscatto sociale di una popolazione da troppo tempo bistrattata”, invece, è il coordinatore regionale di Fi Vincenzo Gibiino. “L’esecutivo regionale – aggiunge – ha mortificato ancora una volta l’entusiasmo dei nostri giovani, non riuscendo a garantire trasparenza e ad essere credibile“.

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