Reggio: dai voucher Inps la soluzione alla manutenzione cittadina

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“E’ sotto gli occhi di tutti la assoluta mancanza di pulizia e manutenzione delle strade e del verde pubblico cittadino. La mancanza della attività degli operai della ex Multiservizi si avverte tutta. Dal canto suo l’Amministrazione ha avviato le procedure per la creazione delle due nuove società in house, una delle quali dovrebbe svolgere le attività manutentive precedentemente svolte dalla società in liquidazione, ma, a prescindere da valutazioni circa la fattibilità dei piani industriali, i tempi di attuazione saranno, come sempre, lentissimi”. Lo afferma Enzo Cuzzola, stimato professionista reggino e fondatore del movimento “Dialogo Civile”.

“Dal canto loro – prosegue Cuzzola gli, ormai, ex operai, invocano, oltre alla definitiva soluzione del loro problema e nell’attesa della stessa, un lavoro temporaneo che dia loro il sostentamento per le famiglie. La soluzione, ovviamente temporanea, potrebbe essere quella già praticata da molti comuni, anche della nostra regione e provincia, che unisce all’aiuto per le famiglie bisognose di un lavoro, per il sostentamento, la soluzione, sia pure in parte, dei problemi di manutenzione, a scarso impiego di mezzi ed a forte incidenza di lavoro, dei comuni”. 

“Parlo dell’utilizzo dei voucher inps, che la Legge di riforma del mercato del lavoro – 28 giugno 2012, n.92, ha reso, fra l’altro, ancora più ampio, anche da parte degli enti pubblici.

La possibilità di utilizzo dei voucher, da parte degli enti pubblici, è così illustrata dall’Inps.

Committenti pubblici: la nozione di committente pubblico, comprende oltre a quelle indicate nell’art. 1, comma 2, del d.lgs. n. 165 /2001 (“tutte le amministrazioni dello Stato, ivi compresi gli istituti e scuole di ogni ordine e grado e le istituzioni educative, le aziende ed amministrazioni dello Stato ad ordinamento autonomo, le Regioni, le Province, i Comuni, le Comunità montane e loro consorzi e associazioni, le istituzioni universitarie, gli istituti autonomi case popolari, le Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura e loro associazioni, tutti gli enti pubblici non economici nazionali, regionali e locali, le Amministrazioni, le aziende e gli enti del Servizio sanitario nazionale, l’ARAN (Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni) e le Agenzie di cui al decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300”) anche gli enti e le società inserite nel conto economico consolidato (art. 1, comma 3, L.196 del 31/12/2009), quale utilizzatore delle prestazioni di lavoro accessorio, nei limiti previsti dalle disposizioni di spesa relative al personale nonché ai vincoli stabiliti, eventualmente, dal patto di stabilità interno.

Oggi i voucher inps possono essere utilizzati per qualunque tipologia di attività a favore dell’ente pubblico, dato che devono intendersi superate le precedenti indicazioni per cui la tipologia di committenti pubblici poteva attivare forme di prestazioni di lavoro accessorio esclusivamente nell’ambito delle categorie relative a “manifestazioni sportive, culturali, fieristiche o caritatevoli e di lavori di emergenza o di solidarietà”.

I compensi complessivamente percepiti dal prestatore non possono superare per l’anno 2014:

  • 5.050 € netti(6.740 lordi) per la totalità dei committenti nel corso di un anno solare

La legge n. 15 del 27 febbraio 2014 di conversione del decreto legge n 150/2013, all’art. 8, comma 2-ter, conferma per l’anno 2014 la possibilità per i lavoratori percettori di prestazioni integrative del salario o con sostegno al reddito di effettuare lavoro accessorio in tutti i settori produttivi, compresi gli enti locali, nel limite massimo di 3.000 euro complessive per anno solare. La legge di conversione del D.L. n. 150/2013, all’art. 8, comma 2-ter, conferma tale possibilità anche per l’anno 2014. Il limite dei 3.000 euro (da intendersi al netto dei contributi previdenziali), integralmente compatibile e cumulabile con l’indennità percepita, è riferito al singolo lavoratore”. 

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