Reggio, sequestro “E’Hotel”: rinvio a giudizio per i proprietari della struttura

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Alla fine del 2013, a causa di una serie di violazioni nelle norme edilizie, una parte del noto albergo “E’HOtel” di Reggio fu posta sotto sequestro. In particolare, il provvedimento era scaturito da tutta una serie di attività investigative che avevano portato alla luce l’occupazione del demanio marittimo, del demanio fluviale, del demanio ferroviario e del demanio comunale. In più era stata violata la normativa edilizia per la costruzione di una tettoia in legno.

L’ingegnere Ignazio Battaglia, proprietario della struttura alberghiera, insieme alla moglie, Adriana Carmela Varone, dopo la richiesta di rinvio a giudizio formulata dal pm Matteo Centini, dovranno comparire davanti al Gip di Reggio, il prossimo 8 ottobre. Nel decreto di sequestro emergono particolari alquanto sconcertanti. Si legge che la struttura sia stata realizzata grazie alla complicità di infedeli funzionari pubblici, come Melchini, Putortì e Polimeni, che avrebbero piegato le norme e i loro doveri agli interessi privati della Battaglia Srl. Particolari che dipingono la gestione della cosa pubblica negli anni del sindaco Giuseppe Scopelliti come disastrosa.

Pare poi, secondo altri accertamenti, che la struttura non presenti tutte le condizioni necessarie per essere definita antisismica, e che sia stata costruita con un permesso illecito.

Il Pm Centini non si è risparmiato nel definire la struttura alberghiera come “integralmente abusiva, realizzata in violazione di qualsiasi norma dettata dall’ordinamento in materia edilizia e urbanistica e in difformità con il permesso di costruire, a sua volta illegittimo”. Secondo il magistrato, tale vicenda costituisce un “atto d’accusa ineludibile per le pubbliche amministrazioni coinvolte” e assicura che “non deve restare impunito”.

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