Rifiuti a Siderno, Giordano partecipa al sit-in di protesta: “Siamo su una polveriera pronta a esplodere”

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Giuseppe-Giordano“In Calabria la politica di gestione dei rifiuti urbani è stata un completo fallimento, l’interminabile fase commissariale, prima, e la gestione ordinaria, dopo, non hanno mai messo la parola fine all’emergenza rifiuti nella nostra Regione”. E’ quanto afferma il consigliere regionale, Giuseppe Giordano, che conferma la propria adesione al sit-in di protesta organizzato da associazioni, comitati e cittadini della città Siderno che da anni si battano per chiedere giustamente una soluzione definitiva ai miasmi che quotidianamente ed incontrollatamente provengono dall’impianto di selezione e trattamento dei rifiuti sito in contrada San Leo.

Le polemiche e le preoccupazioni di questi giorni in merito al corretto funzionamento della struttura – afferma Giordano – confermano che siamo seduti su una polveriera pronta ad esplodere in qualsiasi momento, un vero e proprio attentato alla salute dei cittadini. L’impianto, gestito in prima istanza da “Veolia” e dal 2012 da “Ecologia Oggi spa”, sembrerebbe avere dei problemi con il sistema di filtraggio dell’aria, a quanto pare non riuscirebbe a captare gli odori che fuoriescono dal ciclo di lavorazione dei rifiuti. Tale fase di smaltimento  prevede una separazione meccanica del pattume, dalla quale si ottiene una parte secca, da bruciarsi nel termovalorizzatore, ed una parte umida, ossia la parte putrescibile, che deve essere stoccata e trattata accuratamente. A poco o nulla sono serviti gli incontri nei giorni scorsi tra una delegazione di cittadini sidernesi ed i responsabili dell’impianto. Le rassicurazioni ricevute sono rimaste disattese; cosi come è poco giustificabile il comportamento tenuto dai tecnici della regione Calabria (proprietaria dell’impianto), che invitati a prendere parte ad uno degli ultimi appuntamenti hanno pensato bene di non presentarsi.

Intanto a settembre la società “Ecologia Oggi spa” concluderà il proprio mandato di gestione dell’impianto e ad oggi non si hanno notizie di una eventuale proroga o subentro di un nuovo soggetto, non vorremmo che ciò costituisca motivo di lungaggini circa la risoluzione del problema.  Gli odori nauseabondi- continua Giordano quotidianamente raggiungono picchi notevoli e tale situazione oltre a minare il diritto alla salute dei cittadini, che lamentano tale condizione invivibilità da molti anni, grava sulla già fragile economia del territorio, sono diversi infatti gli operatori turistici sul piede di guerra pronti a chiedere un risarcimento. E’ inspiegabile – conclude Giordano –  come tale vicenda si sia protratta per tutto questo tempo nel più totale silenzio da parte di chi preposto al controllo; insieme ai cittadini ed alle associazioni del territorio chiederemo un’analisi dell’aria all’ARPACAL e a tutti gli enti competenti e se necessario l’intervento delle forze dell’ordine affinché si monitorizzi il corretto funzionamento dell’impianto di smaltimento”. 

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