Il dispositivo è nato mettendo a punto un sensore da applicare sul corpo umano come un tatuaggio temporaneo per monitorare alcuni degli indicatori atletici durante gli esercizi fisici. Il sensore contiene un enzima che è in grado di ‘strappare’ elettroni dall’acido lattico prodotto dal corpo durante lo sforzo generando così una debole corrente. Testandolo su un gruppo di atleti i ricercatori sono riusciti a fare un passo in più, ossia usare queste cariche elettriche per alimentare delle piccole batterie. Il massimo quantitativo di energia prodotta da una persona è di 10 microWatt per centimetro quadrato di pelle, “non è un valore alto – ha spiegato Joseph Wang, responsabile dello studio – ma stiamo lavorando a migliorare il rendimento ed eventualmente poter dare energia a piccoli dispositivi elettronici”. Oltre ad essere ‘tatuato’ questo tipo di dispositivi potrebbero essere inseriti all’interno di tessuti e tra alcuni anni, ha aggiutno Wang, potremmo forse ricaricare i cellulari semplicemente con il nostro ‘sudore’.
Tatuaggi per ricaricare il cellulare: dispositivo converte acido lattico in elettricità [FOTO]
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