AAA cercasi promoter e customer care: focus sulle offerte di lavoro a Reggio e Messina, istruzioni per non farsi abbindolare dagli annunci ‘furbetti’

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804446_4960251338178_1241204033_nI giovani di oggi non trovano lavoro; il lavoro è poco e malpagato; il lavoro a tempo indeterminato è un miraggio. Non si tratta solo di luoghi comuni: purtroppo, l’offerta di lavoro per il Sud Italia è molto ridotta e Reggio e Messina non fanno eccezione. Come ricorda l’Istat, nel 2013 il tasso di disoccupazione in Calabria ha toccato il 22,2%, con un 20,5% nella provincia di Reggio; anche la Sicilia non ha brillato nelle statistiche con un livello di disoccupazione al 25% e un 21,8% nella provincia di Messina.

Se il settore pubblico è in stand-by da molti anni, il settore privato è apparentemente più dinamico. Vediamo i profili più richiesti a Reggio e a Messina. 

I profili maggiormente presenti in siti come Subito.it vanno da agente monomandatario e plurimandatario; operatore telefonico, agente immobiliare, agente luce e gas, agente di commercio, informatore scientifico, fino a addetto al recupero credito. Scarsa la richiesta di mansioni come babysitter, baristi e camerieri, soprattutto in autunno quando sta per terminare la stagione estiva e di conseguenza cessa la richiesta di lavoratori stagionali nel settore dell’animazione e della ristorazione. Qualcuno cerca ancora il solito ‘tuttofare’ o la badante per l’assistenza a domicilio; poche sono anche le richieste per segretarie e segretari.

lavoro2Quali doti deve avere il candidato ideale? Si potrebbe dire…tutte. Bella presenza, perché il tipo mediocre e sciatto non piace; dinamicità e dialettica, perché devi essere affabulatore e loquace per guadagnarti la ‘pagnotta’; devi saper parlare l’inglese, anche se ti candidi a badante di un ottantenne che parla solo il dialetto; devi essere giovane, diciamo sotto i 35 anni, ma con esperienza quinquennale nel settore per cui ti candidi, poco importa se il settore in questione cinque anni fa non esisteva nemmeno; e cosa non da poco, devi essere automunito, scoraggiando così i poveri ambientalisti che vorrebbero andare a lavoro con i mezzi pubblici.

Ma non è tutto oro quello che luccica. Gli annunci sono spesso ambigui, pieni di paroloni e voci straniere di non facile comprensione. Molto spesso i candidati inviano curricula credendo di essere selezionati per una mansione mensilmente retribuita.

Ecco le istruzioni per leggere tra le righe le offerte di lavoro, cosa effettivamente danno le aziende e cosa ricercano.

L’inglese fa chic, ma inganna i candidati. In moltissimi annunci abbondano i termini in inglese: promoter è preferito a promotore, broker sembra più accattivante di mediatore; receptionist sembra più figo di segretaria o impiegata: e poi ancora operatori teleselling e telemarketing che altri non sono se non centralinisti, quelli che vi chiamano a casa anche alle 3 del pomeriggio quando siete nel bel mezzo della pennichella per chiedervi quanto pagate per la bolletta della luce o del gas e se eventualmente vorreste cambiare fornitore.

Stranamente poi, ogni azienda selezionante si autodefinisce azienda leader nel settore x o nel settore y, o addirittura multinazionale con esperienza decennale, giusto per aumentare la propria visibilità come nel seguente annuncio “La XXX da oltre 25 anni fornisce alle aziende e agli esercizi commerciali soluzioni integrate per l’acquisizione e fidelizzazione dei propri clienti, per ampliamento della sua rete commerciale seleziona team manager esperti nella creazione e conduzione di team di consulenti.” Cosa faccia quest’azienda e in cosa consista il lavoro del ‘team manager’ non è mai ben chiaro. Occhio quindi a capire quale effettivamente sarà il vostro ruolo nell’azienda.

Retribuzione. Esisteva una volta la paga fissa, ovvero lo stipendio mensile. Oggi giorno, molti lavori sono a ’provvigione’ se si vende qualcosa o si conclude un affare. E’ il caso di rappresentanti e agenti immobiliari che incassano solo quando vendono.

lavoro3Ma l’azienda, furbetta, che pubblica l’offerta di lavoro non fornisce sempre in modo chiaro questo tipo di informazione e spesso i ragazzi soprattutto più giovani vengono fuorviati: spesso parlano  di ‘guadagni di sicuro interesse’, ‘piano provvigionale ai più alti livelli di mercato’ che tradotti vogliono dire: guadagnerai tra 5, 6 o 7 mesi! ovvero quando concluderai l’affare o porterai a termine le vendite mentre tu devi pagare l’affitto di casa ogni mese. Quindi controllate nell’offerta o chiedete che ci sia o meno una retribuzione mensile fissa.

Automuniti. Anche questa è una parola innocua ma da attenzionare. Se vi chiedono se possedete un’automobile di proprietà e se il lavoro richiede spostamenti, significa che dovrete usare la vostra auto e non quella aziendale, ad esempio per riscuotere crediti a domicilio. In quel caso, chiedete chi paga la benzina e le spese di viaggio: molto spesso l’azienda non se ne fa carico, quindi dovrete uscirle di tasca vostra!

Co-working e Partita IVA. Anche qui bisogna fare chiarezza: il co-working è uno stile lavorativo che coinvolge la condivisione di un ambiente di lavoro, spesso un ufficio, mantenendo un’attività indipendente. Detto in soldoni, è lo studio associato, dove i professionisti dividono le spese comuni come quelle per l’acquisto della fotocopiatrice o dei computer, ma ognuno gestisce la sua clientela in autonomia. Di conseguenza, dato che ognuno è autonomo, deve aprire la partita IVA con spese fiscali a proprio carico. Se vedete annunci di questo tipo, non lasciatevi ingannare dal fatto che c’è qualcuno che valuta il vostro curriculum. Infatti, non si tratta mai di lavoro mensilmente retribuito dai superiori, ma di lavoro provvigionale.

Con queste dritte, sarà più facile capire cosa offre un’azienda ed eviterete di candidarvi per ruoli che in fondo non sono consoni alle vostre aspettative.

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