Proprio sulla “manita” ha dichiarato: “soffriamo ancora per quella partita, avrebbe ucciso anche un toro. In partita non osiamo, quindi non giochiamo a calcio. Occorre una crescita veloce ma graduale. In settimana lavoriamo duro e c’è la voglia di tirarci fuori da questa situazione“. Grassadonia poi è oltremodo realista sul concreto obiettivo al quale punta: “faremo un campionato mirato a salvarci, non possiamo guardare alla Serie B, ci sono troppe squadre più forti di noi“.
“La squadra è molto giovane, e non riesco a trasmettere ai ragazzi ciò che vorrei“, dice il mister, che però difende le “bandiere” dello scorso campionato, in particolare Lagomarsini, Bucolo e Silvestri: “bisogna dar loro del tempo, non hanno giocato in terza serie, è normale che fatichino all’inizio“. Sulla tattica poche alternative, l’allenatore vuole una squadra aggressiva sin dal primo minuto.
Sulla formazione Grassadonia non si sbottona affatto, anzi afferma di avere ancora un giorno di tempo e di volerlo sfruttare tutto per decidere. Di certo mancheranno Altobello e Silvestri e quasi certamente i giallorossi dovranno rinunciare anche a De Bode. È quindi emergenza difesa, con Nigro probabile “sacrificato” nel ruolo di terzo centrale, insieme a Stefani e Pepe. L’alternativa è Donnarumma. In attacco invece bisognerà fare ancora a meno di Bjelanovic, fuori almeno altre due settimane.