Fisascat Cisl Sicilia, 50 mila posti di lavoro a rischio: flash mob davanti al palazzo dell’Ars

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foto flash mob cislAbbiamo ricevuto rassicurazioni che la vertenza dei lavoratori del settore pulimento sarà affrontata con un passaggio parlamentare e siamo stati riconvocati di nuovo per il 22 settembre prossimo”. A renderlo noto è Mimma Calabrò, segretario generale della Fisascat Cisl Regionale Sicilia che ha partecipato all’audizione delle organizzazioni sindacali innanzi alla V commissione Cultura, Formazione e Lavoro dell’Assemblea regionale siciliana, presieduta dall’onorevole Marcello Greco.

Contemporaneamente, fuori dal palazzo dell’Ars, i lavoratori hanno protestato con un flash mob e un sit in. Si tratta dei dipendenti delle imprese che da anni prestano servizio presso gli assessorati regionali e i loro relativi dipartimenti. Il Governo regionale, in nome della razionalizzazione dei costi, sembrerebbe orientato a non avvalersi più della loro professionalità, non rinnovando gli appalti e i contratti. Nel contempo, però, non è ancora chiaro come voglia assicurare l’espletamento dei servizi di pulimento.

“L’audizione di oggi, chiesta dalla Fisascat Cisl – spiega Mimma Calabròè un segnale, seppur timido, del risveglio della politica, rimasta finora inspiegabilmente silente di fronte al rischio che 50 mila persone perdano lavoro e dignità. Confidiamo in un passaggio parlamentare che svegli la coscienza della politica. Bisogna trovare una soluzione. Non ci resta che ribadire il concetto di sempre – conclude – e cioè che una terra come la nostra non può permettersi né di creare altri bacini di disoccupati né di aggravare ulteriormente la spesa pubblica attraverso l’erogazione di ammortizzatori sociali. Il dramma riguarda lavoratori che percepiscono poche centinaia di euro al mese, spesso monoreddito. È dovere delle Istituzioni e delle parti sociali trovare soluzioni che tutelino le fasce più deboli della società attraverso strategie che scongiurino il pericolo di innescare meccanismi di cannibalismo sociale”.

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