Messina, domani al San Filippo esordio “a porte chiuse”: i tifosi si danno appuntamento sulla collina

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Niente da fare. Anche l’ultimo tentativo, disperato, di societa’ e Comune non e’ servito ad aprire le porte del San Filippo. Domani Messina-Lupa Roma si giochera’ a porte chiuse. Una decisione, quella assunta dal prefetto Trotta, che ha scatenato le polemiche tra i tifosi che hanno annunciato comunque la loro presenza all’esterno dell’impianto, sulla collina dello stadio, dove si vede solo un piccolo spicchio di campo, ma i giocatori potranno comunque ascoltare i cori del pubblico. Anche Grassadonia, nel presentare la gara d’esordio al San Filippo, non ha nascosto l’amarezza. “C’e’ tristezza nel gruppo – ha detto – tutti speravano di esordire davanti ai tifosi. Partire con il supporto del pubblico sarebbe stato l’ideale, soprattutto dopo la sconfitta di Barletta che faremo di tutto per riscattare. Speravamo sicuramente in un ripensamento dell’ultima ora, ma purtroppo cio’ non e’ avvenuto. Tocca adeguarci e andare avanti“. Sugli spalti erano attesi oltre 2.000 supporters biancoscudati. Il Messina, forte di una doppia promozione che nelle ultime due anni l’ha riportato nel calcio che conta, dovrà vedersela con l’esordiente Lupa Roma, squadra sorpresa della prima giornata grazie alla vittoria sulla corazzata Lecce. “Rispetto l’avversario, ha mantenuto l’ossatura della scorsa stagione aggiungendo qualche innesto di qualita’. Faremo di tutto per conquistare i tre punti, ma soprattutto mi aspetto un netto passo in avanti dalla squadra“. Tante assenze per Grassadonia che dovrebbe giocare con il 3-5-2. “Decidero’ domani, non abbiamo ancora una struttura che ci possa consentire di variare il modulo. Devo inoltre valutare le condizioni di Altobello, fermatosi questa mattina durante l’allenamento. Poi, abbiamo tanti ragazzi in ritardo non avendo ancora i novanta minuti sulle gambe“.

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