Messina: ricorso dei Franza contro l’ordinanza tir, per Indietrononsitorna “uno sgarbo ai messinesi”

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Per l’associazione “Indietrononsitorna” la richiesta di risarcimento danni inserita nel ricorso presentato contro il provvedimento siglato dal sindaco a fine Agosto, rappresenta l’ennesimo sgarbo alla città e ai messinesi. 

Il ricorso presentato dal gruppo Franza contro la terza versione dell’ordinanza anti-tir siglata a fine agosto dal sindaco, Renato Accorinti, è l’ennesima puntata di una saga in cui il privato, con arroganza, tenta di fare prevalere il proprio interesse su quello della collettività. Nel caso specifico, per l’associazione “Indietrononsitorna”, a rendere ancor più irragionevole l’atteggiamento del gruppo Caronte&Tourist, la richiesta di risarcimento danni avanzata nei confronti dell’Amministrazione, ovvero della cittadinanza, che da anni paga a caro prezzo il passaggio dei tir in città, a scapito della propria incolumità e della qualità della vita.”

A questa Giunta – afferma il presidente Rosario D’Anna – va il merito di aver tentato di affrontare per la prima volta la questione tir e di averlo fatto in modo costruttivo, con un metodo sempre basato sul dialogo e sul confronto. Ecco perché  – aggiunge D’Anna – lascia non poco perplessi il comportamento di chiusura dei Franza, che invece continuano a scegliere la strada del muro contro muro, avanzando persino pretesa di risarcimento. Peccato però che così facendo gli unici che ad essere danneggiati sono i messinesi, verso i quali si continuano a perpetrare insopportabili vessazioni, non ultimo l’esoso pagamento dei biglietti per il transito dei residenti tra le due sponde dello stretto. A ciò si aggiungono poi i ricatti occupazionali perpetrati contro i dipendenti della società“.

Nell’evidenziare come l’Amministrazione Accorinti abbia fatto il possibile per individuare la soluzione più utile anche al privato, l’associazione “Indietrononsitorna” ricorda l’accelerata data per la riapertura della seconda invasatura del porto di Tremestieri, così da dirottare a sud grande parte del traffico gommato. Azioni propositive «a cui il gruppo Caronte ha però continuano a rispondere con un atteggiamento oppositivo e ostruzionistico, “spalleggiato” da associazioni di categoria ma, soprattutto, da esponenti politici che, così facendo, confermano di disprezzare le esigenze di vivibilità della città e, di conseguenza, dei cittadini. Evidentemente questi rappresentanti politici dimenticano che la loro missione istituzionale dovrebbe essere la tutela della collettività, un que del pubblico, non certo del tornaconto dei privati”.

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