Si discuterà delle inevitabili ricadute che le nuove disposizioni avranno sul territorio messinese.
In particolare, l’art. 28 del DL 90/2014 e modifiche ha stabilito la riduzione progressiva del diritto camerale annuale a partire dal 2015, nella misura iniziale del 35%. Il che comporterà per le Camere di commercio siciliane, che fungono anche da enti previdenziali per i propri dipendenti in quiescenza, l’impossibilità di garantire i normali livelli salariali e pensionistici.
Inoltre, la riorganizzazione del sistema camerale, già intrapresa a livello nazionale con i primi accorpamenti, rischia di togliere a Messina la Camera di commercio: il presidio delle imprese e del tessuto economico dell’intera provincia.