Messina: ancora tasse, stasera si riunisce il consiglio comunale per le tariffe Tari

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rifiuti 2Tasse e ancora tasse. Il consiglio comunale di Messina fa i conti. La nuova tassa sui rifiuti, la Tari, verrò discussa nel prossimo  consiglio convocato questa sera alle 19. Si parlerà della delibera che stabilisce le tariffe di questa tassa, il regolamento è parte integrante della Iuc e dunque è già passato dall’aula e modificato in diverse parti per inserire soprattutto alcune agevolazioni e riduzioni e andare incontro alle esigenze dei cittadini.

Le tariffe, come facile intuire, saranno il punto centrale della discussione. Si tratta di definire quanto pagheranno i messinesi per il servizio rifiuti. Inoltre, non ci sono quei risparmi che lo scorso anno prometteva l’amministrazione: con la Tares il piano finanziario dei costi ammontava a circa 42 milioni di euro, con la Tari è sceso solo a 41 milioni di euro.

La Commissione Bilancio presieduta da Nicola Cucinotta ha iniziato a focalizzare sul provvedimento proposto dall’amministrazione comunale e soprattutto sul Piano finanziario, per capire a cosa corrispondono tutte le voci ordinate in tabella, quanto si spende per i vari servizi e se questi effettivamente vengono espletati. Si vuole fare chiarezza anche su alcuni punti che in questi mesi hanno creato non poco scompiglio, come ad esempio le spese di viaggio, vitto e alloggio che il Comune sostiene per il liquidatore di Messinambiente Alessio Ciacci. Il presidente Cucinotta ieri ha ospitato il Dirigente del Dipartimento Ambiente Domenico Signorelli e quello ai Tributi Romolo Dell’Acqua, oggi toccherà all’assessore Daniele Ialacqua.

Al Piano finanziario dei rifiuti si devono aggiungere alcuni costi come 460 mila euro di costi amministrativi di gestione relativi alle attività di accertamento, riscossione e contenzioso, di cui 300 mila euro per costo del personale impiegato nella gestione del tributo, 150 mila euro per costo di invio degli avvisi di pagamento e 10 mila euro per le spese funzionamento ufficio; 1.5220.268 euro per altre agevolazioni e riduzioni per disagio economico-sociale; 1,8 milioni di euro per istituire il fondo svalutazione crediti ecc.

Chi dovrà pagare questa tassa? Come stabilisce il regolamento, la Tari sarà pagata da chi possiede o detiene a qualsiasi titolo di locali o di aree scoperte adibiti a qualsiasi uso, suscettibili di produrre rifiuti urbani. Come per la Tares il tributo sarà diversamente ripartito tra utenze domestiche e non domestiche, dunque tutti i locali destinati ad abitazione civile e i tutti i locali destinati ad attività agricole, comunità, commerciali, artigianali, industriali, professionali e le attività produttive in genere.

A pagare di più saranno attività commerciali come ristoranti, trattorie, pizzerie, mense, pub, birrerie,bar, caffè, pasticcerie, ortofrutta, pescherie, fiori e piante, pizza al taglio, banchi di mercato di generi alimentari.

 

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