Milazzo (Me): nessun complesso residenziale ai Molini Lo Presti, c’è vincolo architettonico

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molini lo prestiSui Molini Lo Presti di Milazzo grava il vincolo di interesse architettonico, etno-antropologico previsto dal vigente codice dei Beni Culturali. Per questo motivo nessun progetto di costruzione di complessi edilizi residenziali potrà essere approvato.

La Soprintendenza di Messina lo ha comunicato ufficialmente al Comune evidenziando che “in seguito agli accertamenti eseguiti sui luoghi e dall’esame obiettivo dell’immobile si ravvisano elementi di rilevanza tali da prefigurare la sussistenza dell’interesse culturale. Pertanto – conclude la nota – questa Soprintendenza ritiene che il bene presenta interesse culturale”.

Avendo quindi “interesse culturale”, l’area è vincolata ad un semplice recupero delle strutture esistenti, così come già disposto per la zona dell’ex Montecatini. La disposizione della Soprintendenza è stata emessa dopo la richiesta dell’Organo straordinario di liquidazione che si stava adoperando per ottenere gli atti per il cambio di destinazione d’uso, adesso non più effettuabile. Nei mesi scorsi era stata bloccata la “svendita” dei Molini, che stavano per finire all’asta per appena 2,5 milioni di euro, a fronte di una valutazione di oltre 9 milioni di euro.

I Molini Lo Presti sorgono in via dei Mille, proprio di fronte al porto di Milazzo. La società, che operava nel settore della lavorazione di farine, grani e cereali, venne creata nel 1897, e nel 1905 si spostò da Olivarella a Milazzo, per azzerare la distanza dal porto, dove venivano scaricate le materie prime. La società per azioni Molini Lo Presti continuò ad operare fino agli anni ’90, ma venne dichiarata fallita nel 1996, cessando ogni attività. Da allora la struttura è in larga parte abbandonata e fatiscente.

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