Milazzo (Me): spaventoso incendio alla Raffineria [FOTO & VIDEO]

StrettoWeb

Di Dario Lo Cascio, Antonella Trifirò e Carmelo Amato – Spaventoso incendio in corso in queste ore alla Raffineria di Milazzo. A prendere fuoco il serbatoio numero 513. Le fiamme altissime e impressionanti sono visibili da chilometri. Grande paura tra la popolazione del comprensorio, fuggita nonostante gli appelli alla calma delle istituzioni. Fortunatamente non ci sono stati feriti. Forze dell’ordine, presidi ospedalieri e autorità della zona sono tutte in stato d’allerta. Ancora ignote le cause del rogo. Le fiamme si estingueranno quando tutto il combustibile contenuto nel serbatoio sarà bruciato. Resta l’incognita del pericolo ambientale provocato dalla nube tossica che si sta sprigionando dalle fiamme. Di seguito tutti gli aggiornamenti:

Aggiornamento ore 1.50: Le fiamme alte un centinaio di metri lambiscono la Raffineria e la paura è tanta, al punto che molte persone si stanno allontanando da Milazzo verso Calderà, Spinesante, Barcellona, Falcone (dove sono giunte le polveri e i fumi) e anche da Giammoro, Archi di San Filippo del Mela. Si tratterebbe di un vecchio serbatoio in manutenzione, che nella giornata di oggi doveva essere svuotato. L’incendio illumina di rosso il cielo del comprensorio tirrenico, ma secondo le ultime informazioni dovrebbe ora essere circoscritto e, nonostante la fuga autonoma di una parte di molti abitanti delle zone limitrofe, al momento non risulta attivato alcun piano di evacuazione e non risulta nessuna persona trasportata in ospedale fino a questo istante. La situazione è comunque di massima allerta.

Il cattivo odore del carburante in fiamme si sente da chilometri e c’è chi parla già di “disastro ambientale”. Vivo è nei milazzesi e negli abitanti dei comuni limitrofi il ricordo della tragedia del 3 giugno 1993, quando un’esplosione in un impianto della Raffineria provocò sette morti. Al momento non è previsto nessun piano di evacuazione della popolazione, non essendoci, secondo le autorità pericolo di esplosione.

Dal Comune di Milazzo: Un violentissimo incendio si è sviluppato intorno all’una all’interno della Raffineria. Le fiamme si sarebbero sviluppate – secondo quanto emerso sino a questo momento – all’interno del parco serbatoi interessando un serbatoio, a quanto pare il 516. Immediato l’intervento della locale squadra antincendio e dei vigili del fuoco di Milazzo e di Messina, ma sino a questo momento – sono le 2 – il rogo non è stato domato. Diverse persone si sono riversate in strada temendo il rischio esplosioni. Al Comune si è immediatamente insediato il Coc – Centro operativo comunale. E’ presente il sindaco Pino assieme all’assessore all’Ambiente, Gitto. Continuo il contatto con la prefettura di Messina.

AGGIORNAMENTO ORE 2.15: Secondo un esperto contattato da StrettoWeb, l’importante è che siano regolari le fiamme della Flare, ovvero la fiamma sempre attiva in cima al relativo traliccio che tutti i giorni si può osservare guardando la Raffineria. Se le fiamme, cosi come sono in questo momento, restano regolari, vuol dire che la Raffineria non è andata in blocco, dunque l’incendio ha colpito zone non vicine ai processori, senza intaccare il sistema. Permanendo tale situazione, il rischio esplosione è minimo, praticamente nullo.

A quanto pare comunque, a causa della densa nube di fumo che si sta spostando verso l’entroterra, le abitazioni nei pressi della Raffineria stanno venendo evacuate. In particolare a Giammoro gli abitanti sarebbero stati invitati ad allontanarsi temporaneamente dalle loro case.

Aggiornamento dato dal sindaco Collica di Barcellona P.G: Il grave incendio in atto alla raffineria di Milazzo sembrerebbe essere circoscritto ad una cisterna che è stata isolata. Lo spegnimento delle fiamme risulta difficoltoso e con probabilità il fuoco cesserà per estinzione del carburante. Il sindaco di Milazzo è in azione per gestire la situazione e in contatto continuo con Prefettura. Anche nei Comuni limitrofi sono stati attivati i Coc. L’allarme evacuazione è riferito all’interno della raffineria, non all’esterno.

ORE 2.40, AGGIORNAMENTO DAL COMUNE DI MILAZZO: il serbatoio interessato dalle fiamme è il 513. Occorre attendere che si consumi il prodotto presente all’interno del serbatoio poiché le fiamme sono praticamente impossibili da spegnere. Dalle ultime informazioni assunte alla Prefettura e presso la Raffineria è emerso che la situazione non è allarmante e che non ricorrono i presupposti per l’evacuazione della popolazione. Si raccomanda pertanto di non abbandonare le proprie abitazioni anche al fine di non determinare flussi di traffico con possibili intasamento delle strade interessate dall’intervento dei mezzi di soccorso.

Nonostante gli appelli alla calma delle istituzioni, molta gente ha preferito allontanarsi da Milazzo e dintorni, arrivando addirittura nelle zone di Patti e Falcone. L’autostrada è congestionata, così come le arterie in uscita da Milazzo.

AGGIORNAMENTO 2.50: è confermato, nessun operaio è rimasto ferito nell’incendio del serbatoio 513. La cisterna è lontana dagli impianti e non c’è rischio che le fiamme si propaghino, essendo stato il rogo circoscritto. Purtroppo però l’incendio stesso durerà diverse ore, fino a quando il combustibile non si sarà esaurito.

AGGIORNAMENTO DELLE 3,00: Alle ore 3,00 pervengono ulteriori notizie dalla Prefettura. Si ha la conferma che la situazione è sotto controllo, che non ricorrono i presupposti per l’evacuazione della popolazione. I tempi di spegnimento dell’incendio non saranno brevissimi vista la notevole presenza di combustibile nel serbatoio.
La Raffineria conferma che non si registrano feriti.

AGGIORNAMENTO ALLE 3,40: Sul posto stanno lavorando tre squadre dei vigili del fuoco di Milazzo e Messina, oltre agli operai della Raffineria. Le fiamme stanno avvolgendo anche alcuni tralicci della corrente elettrica. Al Comune di Milazzo è stato istituito il Centro Operativo Comunale.

AGGIORNAMENTO DAL COMUNE DI MILAZZO 3,50: Proseguono le operazioni di raffreddamento del serbatoio 513 avente una capienza di 500 mila litri di benzina. Proprio la notevole quantità di greggio già raffinata sta prolungando i tempi di spegnimento. Si dovrà infatti attendere che l’incendio vada ad esaurimento. La Prefettura ha comunicato che la situazione resta sotto controllo ed ha confermato che non si registrano feriti. Si ribadisce così come già comunicato nel precedente aggiornamento che non ricorrono i presupposti per l’evacuazione della popolazione. Al Comune permane l’insediamento del nucleo di Protezione civile che continuerà ad aggiornare la cittadinanza.

AGGIORNAMENTO ORE 04,30: Secondo alcune prime indiscrezioni – ancora non confermate – non sarebbe cherosene ma olio combustibile la sostanza che sta bruciando in queste ore nel serbatoio 513 della Raffineria di Milazzo. Tale olio serve per alimentare gli altiforni, mentre il cherosene si ottiene dalla distillazione frazionata di petrolio da 150 °C a 280 °C.

AGGIORNAMENTO ORE 05,00 DAL COMUNE DI MILAZZO: Restano alte le fiamme all’interno del parco serbatoi della Raffineria, ubicato in territorio di San Filippo del Mela e comunque – come verificato dai tecnici – lontano dagli altri impianti dell’azienda petrolifera. Le diverse squadre dei vigili del fuoco di Milazzo e di Messina stanno proseguendo l’attività avviata nell’immediatezza dell’incendio assieme alla squadra antincendio interna della Ram.
La notevole quantità di benzina contenuta nel serbatoio non agevola però le operazioni di spegnimento e in atto quindi non è possibile prevedere i tempi di conclusione delle operazioni.
Il Centro operativo comunale (C.O.C.) che sta operando sin dal momento in cui si è verificato l’evento e che è in costante contatto con la Prefettura ha anche accertato che nessuna prestazione è stata richiesta al pronto soccorso dell’ospedale di Milazzo, quale conseguenza di quanto accaduto o per patologie connesse (problemi respiratori o altro).
Si comunica altresì – come riferito in precedenza dalla Prefettura – che nonostante il persistere dell’incendio, non ricorrono i presupposti per l’evacuazione della popolazione. Al Comune permane l’insediamento del nucleo di Protezione civile che continuerà ad aggiornare la cittadinanza. Fortunatamente dunque non si sono registrati al momento danni alle persone, ma non è ancora chiaro quale possa essere l’impatto ambientale e sulla salute dei cittadini.


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