Paganese-Messina, le pagelle di StrettoWeb: Paéz impalpabile, Silvestri vanifica tutto in tre minuti

StrettoWeb
Foto © Paolo Furrer
Foto © Paolo Furrer

A Pagani il Messina incassa la terza sconfitta in cinque gare. Pigra e vittima del turnover la formazione biancoscudata non riesce a darsi una scossa dopo il pesante 5-0 in cassato al “S.Filippo” con il Matera. Oltre la mancata reazione al gol subito per la formazione giallorossa la conclusione a rete rischia di diventare il vero problema della stagione. Uno o forse due tiri nello specchio della porta la media che la squadra di Grassadonia riesce ad ottenere, troppo poco per credere di poter portare a casa risultati positivi.

Ecco le pagelle dei giallorossi scesi in campo al “Marcello Torre”

Lagomarsini, voto 5,5: Sua la responsabilità nel vantaggio ospite. Chiamato in causa nella ripresa evita il raddoppio in almeno due occasioni.

Cane, voto 5,5: Nella prima da titolare non fa certo un figurone complice la cattiva prestazione del collettivo. Tuttavia ci mette grinta e da una sua discesa sulla fascia a fine primo tempo arriva l’occasione più pericolosa del Messina.

Stefani, voto 6: Ordinato e concentrato mette in mostra tutta la sua esperienza.

Silevestri, voto 4,5: Sarebbe stato uno dei pochi ad ottenere la sufficienza. Chiude gli spazi, imposta la manovra e in più occasioni suona la carica con una delle sue sortite verso la metà campo avversaria. Peccato che sul finale riesce a farsi espellere rimediando due cartellini gialli in soli tre minuti .

Damonte, voto 5: Dopo Barletta un’altra prestazione sotto tono dell’ex Varese che non riesce a dare il suo contributo in un centrocampo poco produttivo.

Nigro, voto 5,5: Sfiora il gol di testa nella ripresa. Ce la mette tutta macinando chilometri, e provando rendersi utile alla causa ma senza trovare fortuna.

Donnarumma, voto 5: Lontano parente del Daniele di qualche settimana fa. Timido in fase offensiva, disorientato quando è il momento di ripiegare.

Paéz, voto 4,5: Non riesce ancora a mettersi in mostra. Complice la scarsa attitudine ad offendere della squadra il giovane venezuelano va avanti e indietro a vuoto senza creare alcunché di preoccupante per la difesa avversaria.

Orlando, voto 5: Di Luca ci resta il ricordo della note del “Granillo”, finché i compagni non lo serviranno a dovere farà fatica a mostrare tutte le sue doti da attaccante.

Condividi