“La risoluzione era una scatola vuota – afferma la Zafarana – Prima di votare qualsiasi atto è necessario che il governo chiarisca aspetti ancora insoluti: ritira o no il bando Corsello? Per la nuova selezione ci si affiderà nuovamente allo strumento del click day? Da dove prende le risorse? Risposte che il governo non è stato in grado di fornire nell’audizione di oggi“. I 5stelle avevano chiesto il rinvio della seduta straordinaria dopo avere ascoltato la relazione dell’assessore alla Formazione Nelli Scilabra, ma il presidente Greco non aveva accolto la proposta. Il rinvio è stato quindi deciso per la mancanza di accordo sulla risoluzione.
“Abbiamo deciso di avviare una azione legale risarcitoria collettiva perché i nostri diritti sono stati lesi, dal momento che con le due finestre del Piano giovani sono stati incrociati regolarmente 1.600 tirocini e in commissione nessuno ci ha preso in considerazione“. Lo dice Giuseppe Sicilia, amministratore del gruppo Piano Giovani che sta manifestando insieme ad altri aspiranti tirocinanti a Palazzo dei Normanni dove si è svolta l’audizione in commissione Lavoro all’Ars sul flop day.