Reggina-Messina, il derby ai raggi X: punti di forza, punti deboli e giocatori chiave delle due squadre

StrettoWeb

Reggina_Messina_derby_dello_Strettodi Emanuele Rigano e Peppe Caridi – Finalmente si torna a parlare di calcio. A 24 ore dal fischio d’inizio del 70° derby dello Stretto, mettiamo per un attimo da parte le notizie di cronaca e le polemiche relative alla trasferta dei tifosi giallorossi, all’avvenuto spostamento della partita e all’attenzione sui botteghini. Cerchiamo di leggere Reggina-Messina per quello che succederà in campo. I padroni di casa partono sicuramente da favoriti, ma dovranno fare attenzione a non montarsi la testa dopo le due buone prove disputate. Il Messina, dal canto suo, potrà puntare sull’effetto sorpresa: non avrà nulla da perdere in una trasferta difficile e con un clima ostile, ma non mancherà il sostegno del migliaio di tifosi circa che varcherà lo Stretto. Cozza contro Grassadonia: si preannuncia una partita tesa, che probabilmente sarà vinta da chi riuscirà ad avere i nervi più saldi e riuscirà a sfruttare al meglio le armi a propria disposizione. Vediamo quali possono essere.

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Punti di forza: organizzazione, un centrocampo di altra categoria e un reparto offensivo veloce che non lascia punti di riferimento
Punti deboli: la difesa non ha ancora dato le migliori garanzie, dopotutto l’aspetto psicologico di giocare un derby con questa pressione sembra al momento il più grande ostacolo per una squadra giovane che nelle prime due partite del campionato ha fatto molto bene

I calciatori chiave

ROBERTO INSIGNE: Tre gol nelle prime due partite, un inizio da sogno per il giovane napoletano che vuole affermarsi con la maglia amaranto e spera anche di essere un talismano, centrando la seconda promozione consecutiva dopo quella dello scorso anno con il Perugia. La sua rapidità e precisione con il piede sinistro potrebbero diventare ancora fatali per gli avversari della Reggina. Gli manca il gol su punizione, non ha ancora avuto occasioni utili da sfruttare. E’ il giocatore che può rimanere fuori alla partita per 89 minuti ma poi inventarsi la giocata vincente.
JACOPO DALL’OGLIO: Il centrocampista messinese è rimasto a Reggio e s’è calato nel gruppo e nella mentalità di Cozza nel modo migliore possibile. Arriva da un gol straordinario a Pagani direttamente da calcio d’angolo, proprio come Cozza che nel 2005 segnava a Storari in serie A dopo aver trovato il gol su corner nella partita contro il Parma. Che sia di buon auspicio per il talentuoso centrocampista di Milazzo?
GIUSEPPE RIZZO: E’ diventato il fulcro e la mente del centrocampo amaranto, lui che veniva chiamato “Gattuso dello Stretto”. Messinese doc, dovrà battere le emozioni di giocare contro la sua squadra migliore e ripetere le straordinarie prestazioni delle prime due giornate, in cui è stato il migliore in campo sia contro la Casertana che contro la Paganese. Sta migliorando e crescendo molto nella visione di gioco e nella precisione dei passaggi, elementi fondamentali per giocare davanti alla difesa. La grinta non gli era mai mancata.

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Punti di forza: imprevedibilità, centrocampo di corsa e agonismo adatto per questo genere di gare, può giocare per due risultati
Punti deboli: squadra incompleta specie sulle corsie esterne, meccanismi tattici non ancora ben oleati, età media bassa della squadra

I calciatori chiave

GIORGIO CORONA: l’indomito e intramontabile capitano dei giallorossi sembra non pagare mai gli effetti dell’età che passa. Ed a 40 anni è ancora l’elemento più temibile dell’organico peloritano. Squalificato nell’esordio a Barletta, è entrato a gara in corso nella sfida interna contro la Lupa Roma, cambiando però l’inerzia del match. Punto di riferimento per i compagni in campo e fuori, cerca sempre la palla addosso, poi qualcosa succede. Grassadonia, vista l’importanza della sfida, potrebbe decidere di mandarlo in campo dal primo minuto. Ma anche trenta minuti a lui possono bastare per essere decisivo.
VINCENZO PEPE: Fortemente voluto dalla dirigenza, è il prescelto per sostituire Costa Ferreira nello scacchiere tattico di Grassadonia. Ha caratteristiche leggermente diverse rispetto al portoghese ma è bravo negli inserimenti, rapido nel dribbling e pericoloso nelle conclusioni. Doti che ha mostrato anche nel ritiro estivo in Sila. Non è ancora al top della forma e sta entrando pian piano negli schemi dell’allenatore, ma è uno degli elementi che può cambiare la partita con una giocata.
LUIGI SILVESTRI: Perno della difesa giallorossa, avrà l’ingrato compito di tenere a bada Di Michele o Insigne. Il giovane prospetto palermitano, però, già dalle prime battute di questo campionato, ha fatto vedere di stare bene. Abile anche nel gioco aereo, lo scorso anno ha messo a segno anche due gol. Ma la differenza dovrà farla con i compagni di reparto nel contenere l’attacco amaranto.

(StrettoWeb-MessinaNelPallone)

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