Reggio ai voti: 97° posto per qualità della vita, ma la risalita è vicina [FOTO]

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Come le pagelle per gli studenti, anche le città italiane devono fare i conti con classifiche e voti. Il quotidiano Il Sole 24 Ore, analizza periodicamente la qualità della vita nelle città dello stivale e mette i voti in pagella. E se alla voce criminalità Reggio Calabria si colloca al 73° posto nella classifica nazionale in rapporto al numero di abitanti, per qualità della vita la città dello Stretto occupa il 97° posto su 103 città studiate.

La voce ‘qualità della vita’ è il risultato di un’indagine che mette a confronto criteri come l’ordine pubblico, l’offerta di lavoro, l’abbondanza e l’efficienza dei servizi e l’attenzione per l’ambiente, le occasioni di svago e il tempo libero che il territorio offre ai suoi abitanti. Medaglia d’oro per Trento in prima posizione, seguita da Bolzano ed Aosta. Ultima ruota del carro la siciliana Agrigento.

Ma puntiamo la lente d’ingrandimento su Reggio Calabria. Il rapporto del Sole 24 Ore emette il seguente verdetto finale: 87° posto per tenore di vita; 98° posto per affari e lavoro; 78° posto per servizi ambiente e salute; 34° per ordine pubblico; e 98° posto alla voce tempo libero. Possiamo comprendere il ‘voto in rosso’ alla voce Affari e Lavoro, ma, come farebbe un alunno diligente, possiamo sicuramente migliorare la performance del tempo libero.

Chi conosce Reggio e la vive, conosce bene e apprezza anche le sue potenzialità. In poche altre città d’Italia, il bel clima ci permette di stare seduti al tavolino di un bar fino a sera tardi a Novembre inoltrato, o il vento sostenuto ci permette di praticare kitesurf come fossimo in California. Siamo alle solite, forse è vero, solita retorica sbandierata ed inflazionata, ma meglio essere ridondanti e banali nel ribadire che è sul turismo e sull’offerta di attività per il tempo libero che la città deve puntare.

Siamo in una città dove la storia si respira ovunque. Anche se il terremoto del 1908 è stato come una cicatrice sul volto di Reggio, non mancano i luoghi simbolo da scoprire o valorizzare, a cominciare dalle piazze. Per la vendita o per la propaganda politica, per il divertimento o per il sano pettegolezzo, ogni piazza ha ottenuto e consolidato nel tempo la propria funzione.

Per chi cerca la storia e vuole accarezzare il ricordo di fanti e cavalieri Piazza Castello è tra le piazze più antiche della città, e ospita al suo interno il Castello Aragonese, la cui costruzione sembra risalire al 536; dopo essere stato occupato dai Greci e dai Normanni, il castello passò sotto il controllo di Carlo d’Angiò nel 1266. Venne restaurato nel 1327 dopo le ripetute guerre tra Angioini ed Aragonesi e fu fortificato nel 1381 dalla Regina Giovanna I. Bisogna attendere il 1458 per la realizzazione delle due torri merlate e del fosso che lo circonda quando su proposta di Ferdinando I d’Aragona vennero costruite le due torri merlate. L’attuale impianto architettonico della piazza è il risultato del restauro e della riqualificazione del Castello Aragonese ultimati nel 2007 miranti a riconfigurare lo spazio esterno per dare prestigio e visibilità non solo al millenario castello ma anche alle vie limitrofe e agli spazi verdi che lo abbelliscono.

Di ispirazione garibaldina l’omonima piazza Garibaldi che celebra l’eroe dei due Mondi. La piazza che ospita la stazione centrale fu progettata con criteri razionalistici dall’architetto futurista Angiolo Mazzoni, ed inaugurata il 18 aprile del 1938.
Tra aiuole, palme e alberi di pino, al centro si colloca il monumento a Giuseppe Garibaldi dell’artista calabrese Alessandro Monteleone. Realizzata nel 1956 è una copia dell’originale eseguita  nel 1884 da Rocco Larussa, che fu danneggiata dai bombardamenti  durante la seconda guerra mondiale. E’ da anni stato realizzato un avveniristico progetto di riqualificazione e ammodernamento che comprende anche l’interramento della stazione centrale e la modernizzazione della piazza, che si spera venga realizzato al più presto.

Piazza Duomo è a pieno titolo il cuore religioso del territorio reggino. Prima del terremoto del 1908 che distrusse Reggio e Messina, la piazza sorgeva alcuni metri più a nord ed era orientata ortogonalmente secondo i punti cardinali, ma dopo il sisma, con il piano di riedificazione redatto dall’ing. Pietro De Nava fu realizzata con l’attuale assetto. Anche qui, è imminente l’inizio dei lavori per l’ammodernamento della piazza, dopo la recentissima ristrutturazione della facciata della cattedrale, inaugurata e restituita alla città proprio qualche settimana fa, nei giorni antecedenti il Ferragosto 2014 (qui tutte le foto).

Piazza Italia può essere definita, invece, la sede politico-amministrativa della città poiché ospita il Municipio a Palazzo San Giorgio; la Prefettura nel Palazzo del Governo; la Provincia a Palazzo Foti, oltre ad altri palazzi di prestigio che sorgono nelle vicinanze come Palazzo Melissari-Musitano, Palazzo Spanò Bolani, il Teatro Francesco Cilea, e il Palazzo del Banco di Napoli.

E ancora Piazza De Nava antistante il Museo della Magna Grecia, è dedicata alla memoria del reggino Giuseppe De Nava, ministro del Regno D’d’Italia dal 1918-1921; e Piazza del Carmine che costituiva anticamente la porta d’ingresso sud della cinta muraria, attraverso la quale i garibaldini entrarono in città, arricchiscono la galleria di gioielli architettonici di Reggio Calabria.

Ma la città è in fermento, e il suo volto urbanistico architettonico potrebbe cambiare in brevissimo tempo: stanno per iniziare i lavori per completare l’allestimento del nuovo Museo, e verranno completati i lavori della pista ciclabile. Anche piazza Duomo e il corso Garibaldi sono prossimi al restyling, con queste premesse, Reggio non solo punta al futuro, ma pone le basi per risalire la classifica nazionale della qualità delle città… e lo potrebbe fare a passi da gigante se solo ci fosse un po’ di buona volontà.

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