Reggio, giovedì al Liceo Vinci il protocollo scientifico “Safeguard CKD”

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Liceo Scientifico “Leonardo da Vinci”Si rende noto che Giovedì 18, alle ore 11, nei locali dell’aula Magna del liceo, sarà sottoscritto un importante protocollo che darà l’avvio al PROGETTO SCIENTIFICO “SAFEGUARD CKD”:

Ore 11.00:  Giusi Princi (Dirigente scolastico Liceo Scientifico Da Vinci, Reggio Cal):  La  scuola e lo sviluppo culturale e umano degli adolescenti. L’impegno del Liceo Scientifico.

Ore 11.15: Pasquale Veneziano (Presidente OO MM, Reggio Cal): L’attività  di promozione  della salute dell’Ordine  dei Medici di Reggio Calabria

Ore  11.25:  Carmine Zoccali (CNR-IFC –Pisa,  Responsabile Scientifico Unità di Epidemiologia Clinica delle malattie Renali e dell’Ipertensione di Reggio Cal.). Il CNR  e  SAFEGUARD: un progetto per gli adolescenti e per la città.

Ore 11.35: Francesca Mallamaci (Direttore f.f.  Unità Operativa  di Nefrologia e Trapianto OO RR, Reggio Cal). Le linee  di sviluppo del progetto SAFEGUARD.

Ore 11.45 –  12.00:  Claudia Torino, Rocco Tripepi e Grazia Caridi, Maurizio Postorino   SAFEGUARD  on the road

Ore 12,00: Sottoscrizione Protocollo

SAFEGUARD CKD è una iniziativa congiunta del liceo da Vinci di Reggio Calabria, del Consiglio Nazionale delle Ricerche Istituto di Fisiologia Clinica UOS Reggio Calabria, dell’Ordine dei Medici  della Provincia di Reggio Calabria. La sperimentazione, tra le prime  in Italia e in Europa,  mira a coniugare prevenzione, educazione sanitaria e ricerca scientifica per la protezione della salute degli adolescenti  che saranno gli adulti di domani. E’ una iniziativa volta a promuovere stili di vita salutari tra i giovani e gli adolescenti, documentando gli effetti del sovrappeso e dell’obesità sul rene e il sistema cardiovascolare in età adolescenziale. L’obesità è, infatti,  uno dei più importanti fattori di rischio per la malattia renale cronica nella popolazione adulta. Essa rappresenta un problema frequente in età pediatrica e nell’adolescenza; solo in Italia  il 24% dei bambini/adolescenti risultano in sovrappeso o obesi. Nonostante i potenziali rischi per la salute del rene connessi al sovrappeso e alla vita sedentaria in età adolescenziale, l’impatto dell’eccesso di peso e della ridotta attività fisica sulla funzione renale nell’adolescenza ha finora ricevuto poca attenzione, per cui le informazioni disponibili sulla reversibilità del potenziale rapporto “obesità-disfunzione renale” sono scarse. Inoltre, non sono ancora completamente note le alterazioni cardiovascolari ed endocrine associate al danno renale iniziale in età adolescenziale. Analizzare l’efficacia di specifici interventi volti a modificare le abitudini alimentari e comportamentali, e le interrelazioni tra obesità, alterazioni endocrine e disfunzione endoteliale, negli adolescenti è un problema prioritario di salute pubblica.

Liceo VinciLe malattie renali sono rare in età adolescenziale  e, probabilmente per questo, la disfunzione renale iniziale negli adolescenti ha finora ricevuto scarsa attenzione sia nei programmi di prevenzione che nella ricerca scientifica. Tuttavia, ci sono indizi crescenti che fattori di rischio quali l’ipertensione, l’ipercolesterolemia e l’iperglicemia siano già presenti nei  soggetti sovrappeso/obesi sin dall’età pediatrica. Il loro effetto sul sistema cardiovascolare potrebbe essere di grande importanza per la salute in età adulta.

La disfunzione renale -misurata attraverso i “biomarcatori di funzione renale” più  semplici come la micro-albuminuria isolata o la micro-albuminuria associata ad alterazioni del filtrato glomerulare- è un fattore di rischio cardiovascolare nella popolazione adulta ma il valore predittivo di queste alterazioni negli adolescenti è ancora poco studiato. Non esistono ancora ricerche negli adolescenti sul rapporto tra danno renale iniziale, eccesso di peso, vita  sedentaria ed alterazioni cardiovascolari e non è noto se il danno renale iniziale, secondario alla sedentarietà e all’accesso ponderale, sia o meno reversibile.

Dati preliminari

Uno studio epidemiologico su larga scala  effettuato in Italia nel 2000 ha documentato che la prevalenza del sovrappeso/obesità in età pediatrica è del 24%. In rilevazioni  nella popolazione svedese, un indice di massa corporea > 25 kg/m2 all’età di 20 anni predice lo sviluppo di malattia renale cronica  in età più avanzata. Rilevare quindi la disfunzione renale negli adolescenti può  esser importante  la prevenzione  della malattia renale cronica dell’adulto.

Gli obiettivi dell’iniziativa CNR-liceo scientifico da Vinci di R.C., Ordine dei Medici sono:

Obiettivo n. 1: Stimare la prevalenza e l’incidenza della disfunzione renale iniziale negli adolescenti affetti da sovrappeso/obesità e creare una biobanca per specifici  futuri studi.

Obiettivo n. 2: Analizzare il rapporto tra attività fisica, fattori di rischio cardiovascolare e biomarcatori di funzione renale in un gruppo di adolescenti affetti da sovrappeso/obesità.

Obiettivo n. 3: Mettere in campo un intervento dietetico e comportamentale (aumento dell’attività fisica) e verificare se questo intervento fa regredire il danno renale iniziale in adolescenti affetti da sovrappeso/obesità.

La prevalenza della disfunzione renale sarà rilevata in un  campione di  circa 500 studenti del Liceo Scientifico Leonardo da Vinci  di Reggio Calabria. L’incidenza di danno renale e cardiovascolare sarà misurata in un campione random di adolescenti normali (n=100), sovrappeso (n=100) ed obesi (n=100), in osservazione per 3 anni. Tutti i partecipanti saranno sottoposti ad una serie semplice di procedure:

1. Prelievo ematico: un campione di sangue venoso (c.a 10 ml) sarà prelevato per lo studio dei biomarcatori di danno renale.

2. Raccolta  temporizzata delle urine della notte.

3. Misure ecocardiografiche delle dimensioni del cuore.

4. Ecodoppler dei vasi del collo.

5. Funzione endoteliale al dito:  è una tecnica  assolutamente non-invasiva  semplice  come la misurazione della pressione arteriosa che da informazioni ssulla capacità di rispondere  agli stimoli che dilatano i vasi e, indirettamente, sulla propensione all’aterosclerosi.

6. Pulse Wave Velocity: Anche  questa è una tecnica  molto semplice e non invasiva che misura la velocità dell’onda del polso. Un’alta velocità indica una ridotta elasticità dei vasi, un fenomeno che aumenta il lavoro del cuore  e ha  effetti negativi sulla “salute vascolare”.

7. Bioimpedenziometria: è una metodica semplice  e non invasiva utilizzata per determinare la composizione corporea (massa magra, massa grassa, acqua).

8. Misura della pressione nelle  24 ore con un misuratore indossabile.

L’attività fisica verrà misurate in maniera obiettiva mediante l’utilizzo di un accelerometro.

Nell’ambito del SAFEGUARD CKD è previsto un intervento educazionale dietetico e comportamentale per verificare se la correzione degli errori dietetici e  un aumento dell’attività fisica hanno gli attesi effetti benefici sulla perdita di albumina  con le urine (un indicatore del danno renale) e sulla funzione endoteliale (indicatore della funzione vascolare) negli adolescenti affetti da sovrappeso e obesità.

All’incontro è invitata la stampa e tutta la comunità.

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