Al fine di conciliare l’organizzazione del cantiere già avviato, senza creare ulteriori disagi e contrarre quanto più possibile i tempi, anche nel rispetto delle sollecitazioni da parte degli operatori economici, è nata l’esigenza di riunirsi in un tavolo tecnico che ha visto presenti l’arch. Margherita Eichberg, Soprintendente per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le Province di Reggio Calabria e Vibo Valentia; l’arch. Giuseppina Vitetta, funzionario della Sovrintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le Province di Reggio Calabria e Vibo Valentia, l’arch. Marcello Cammera , dirigente del Comune e direttore dei lavori, l’Arch. Daniela Neri, funzionario tecnico del Comune e RUP dell’intervento, il geom. Vincenzo Cuzzola, funzionario tecnico del Comune e direttore operativo, l’ing. Pietro Foti, dirigente della Provincia di Reggio Calabria, l’arch. Anna Minelli, funzionario della Provincia di Reggio Calabria e la d.ssa Maria Gabriella De Salvo, direttore amministrativo della SBAP.
Per poter avere effettiva contezza della quantità e della qualità dello stato di conservazione del basolato lavico, che potrà in seguito essere rimosso e riutilizzato nella stesse sede e nel rispetto della nuova progettazione, il Soprintendente richiede di portare in luce per l’intero corso Garibaldi il basolato lavico. Pertanto, si è deciso di anticipare le lavorazioni di rimozione dello strato di bitume sull’intera lunghezza del Corso Garibaldi e non tratto per tratto, come si sta attualmente facendo.
Inoltre, per non creare alcuna interruzione dei lavori in itinere nel primo tratto del Corso, e nel rispetto dei tempi previsti in circa quattro mesi dalla data di consegna (fine giugno), si è convenuto di comune accordo che si proseguirà per come già avviato, prevedendo la messa in opera della nuova pavimentazione, che, comunque, dovrà interessare una parte dell’arteria stradale, tramite l’utilizzo di nuove lastre di pietra lavica con superficie bocciardata a puntillo scalpellinata a mano e posate a spina di pesce, come prescritto dal Soprintendente Arch. Eichberg, come nella pavimentazione d’epoca.