Al “Marcello Torre” di Pagani non riesce l'”operazione vendetta” dopo la sconfitta casalinga con i Matera per il Messina che incassa a seconda sconfitta consecutiva, complessivamente la terza in questa stagione.
Il tecnico Gianluca Grassadonia opta per un turnover lasciando in panchina Bucolo, Vicenzo Pepe e Corona. In campo Stefani, Damonte, Paéz e Cane dal primo minuto.
Alla Paganese dell’ex Stefano Cuoghi bastano 10 minuti per trovare il gol del vantaggio con Caccavallo su punizione. Decisive le responsabilità del giovane portiere Lagomarsini, con la complicità della barriera giallorossa, che si fa beffare sul proprio palo dalla non irresistibile punizione mancina del numero 10 campano.
Come nell’ultimo match perso al “S.Filippo” l’Acr non riesce a reagire allo svantaggio e prova ad insistere in un possesso palla sterile in fase offensiva. Solo verso il finale la formazione peloritana risce a rendersi pericolosa con un colpo di testa di Damonte al 44’esimo dopo una buona discesa sulla fascia destra di Cane.
Nella ripresa nonostante i cambi proposti da mister Grassadonia – che inserisce Corona, Bucolo e Vincenzo Pepe al posto degli impalpabili Paéz, Damonte e Izzillo -, il Messina non riesce a proporre una buona trama offensiva e quando si spinge in avanti si infrange sul muro delle maglie azzurre che riescono a coprire tutti gli spazi.
Sono invece i padroni di casa a sfiorare il raddoppio in più occasioni, i peloritani infatti rischiano di capitolare in almeno due occasion; nella prima al 81′ Gerardi si fa stregare da Lagomarsini, mentre poco più tardi all’84’esimo Caccavallo sempre da punizione centra la traversa.
Al 90’esimo giallorossi che chiudono la sfida in dieci uomini per un brutto fallo di Silvestri su Herrera. La reazione nervosa del difensore peloritano la dice lunga sullo stato d’animo di una squadra che sembra aver smarrito tutte le proprie qualità senza riuscire a reagire.
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