Sono parole del segretario generale della Cgil Sicilia, Michele Pagliaro, che prende a riferimento i dati del secondo trimestre del 2014 elaborati dall’Istituto nazionale di statistica rilevando che “al momento non c’è peraltro niente che possa fare pensare a un’inversione di tendenza“.
Il segretario della Cgil incalza sulla necessità che “la politica regionale trovi un punto di accordo nella necessità di intervenire subito dando all’isola un progetto di sviluppo e garantendo al contempo le tutele sociali. Vorremmo che nei prossimi mesi si discutesse solo di questo – dice Pagliaro – di azioni immediate ed esigibili che segnino un’inversione di tendenza. I dati Istat – sottolinea – sono lo specchio della situazione reale di fronte alla quale il teatrino della politica cui assistiamo da mesi è ridicolo. Senza entrare nel merito degli assetti di governo – afferma il segretario della Cgil – riteniamo che sia dovere del Presidente della regione e del governo una piena assunzione di responsabilità , rispetto ai fallimenti, alle mancate riforme a un’azione che risulta complessivamente inadeguata, e assieme la ricerca delle soluzioni che possano dare efficacia, autorevolezza e immediatezza all’azione politica“.
Dando uno sguardo ai dati Istat il tasso di occupazione è sceso dal 39,8% al 39%, mentre il tasso di disoccupazione è balzato dal 21,6% al 22,5% con i disoccupati passati da 368 mila a 378 mila.
Preoccupante anche il dato della disoccupazione giovanile nella fascia compresa tra 15 e 24 anni, giunto al 53,8%. Il calo più consistente di occupati si è registrato nel servizi dove l’Istat ha contato meno 29 mila posti di lavoro. A seguire l’agricoltura con meno 8.000 occupati, il manifatturiero con meno 4 mila. Unica inversione di tendenza nell’edilizia con +4 mila occupati.