Terme Vigliatore, inchiesta Tsunami: assolti il sindaco Cipriano e l’ex luogotenente della Finanza Pino

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Il Giudice del Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto, dott.ssa Celi, ha assolto, “perché il fatto non sussiste”, l’attuale Sindaco di Terme Vigliatore, dott. Bartolo Cipriano, e il luogotenente della Guardia di Finanza, da qualche anno in pensione, Santi Pino. I due erano accusati del reato di corruzione in concorso nell’ambito dell’inchiesta “Tsunami”, e Pino era anche accusato di rivelazioni del segreto d’ufficio. L’indagine – lo ricordiamo – fu avviata nel 2005 dai Carabinieri della Compagnia di Barcellona e originata dall’ispezione prefettizia che portò allo scioglimento per mafia del Comune di Terme Vigliatore. In origine ad indagare per il reato di corruzione il sindaco Cipriano e il maresciallo Pino, fu il sostituto procuratore di Reggio Calabria, Federico Perrone Capano, che nel marzo del 2008 ricevette l’informativa che fu trasmessa a Reggio Calabria dal sostituto procuratore di Barcellona Francesco Massara. Successivamente la Procura di Reggio, ipotizzò per i due l’accusa di corruzione, e gli atti trasmessi nuovamente alla Procura di Barcellona Pozzo di Gotto. Pino, questo secondo l’ipotesi formulata in origine dall’accusa, avrebbe verosimilmente rivelato l’esistenza dell’indagine al sindaco Cipriano, all’epoca dei fatti capogruppo della maggioranza consiliare. Tale rivelazioni dell’esistenza dell’inchiesta giudiziaria parallela all’ispezione sarebbe avvenuta in cambio di due diversi posti di lavoro in favore di due congiunti del luogotenente Pino. Da qui per Pino scattò anche l’accusa di  rivelazioni del segreto d’ufficio. Oggi l’assoluzioni per entrambi. Il Pm Piloni aveva chiesto invece 4 anni. Il sindaco Cipriano è stato difeso dall’avv. Giuseppe Lo Presti e il maresciallo Pino dall’avv. Tommaso Calderone

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