Turisti e migranti: i due volti dei “visitatori” del porto di Reggio. Su chi puntare?

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StrettoWeb

porto di reggio calabriaUn porto per l’accoglienza. Ma di chi? Ecco i due volti delle persone che affollano il porto di Reggio, porto classificato come commerciale, turistico e industriale. Non solo turisti armati di macchina fotografica, merci e container e navi cargo. Negli ultimi tempi è stata aggiunta a queste attività principali un’altra nobile (ma molto chiacchierata per via dei suoi risvolti politici, sociali e sanitari) mansione: il soccorso dei migranti.

Il porto di Reggio è uno dei maggiori porti della Calabria, e ospita la sede della direzione marittima regionale. Per la sua naturale posizione geografica, il porto di Reggio rappresenta l’ultimo tassello di una rete portuale che partendo da Pozzallo, in Sicilia, e salendo verso Augusta, Catania, e Messina ha visto scendere in campo i nostri uomini e i loro mezzi navali impiegati nelle operazioni di soccorso delle ‘carrette del mare’.

immigrati4La Vega, la San Giorgio e la Aliseo sono solo alcune delle navi che negli ultimi mesi hanno sbarcato nel porto migliaia di migranti di varia nazionalità salvati nel canale di Sicilia e nel Mediterraneo rendendo anche la città di Reggio uno dei poli di pronto intervento umanitario il cui merito ed efficienza è passato talvolta in secondo piano da parte dell autorità nazionali ed internazionali.
Ogni sbarco di migranti ha messo in funzione una rete sinergica di attori come la Protezione Civile, la prefettura e le forze dell’Ordine, la Guardia Costiera, i volontari e i medici che hanno svolto le operazioni di soccorso anche in condizioni estreme in un crescendo di polemiche da parte dell’opinione pubblica sull’impossibilità di gestione di una mole così consistente di rifugiati.

Costa Neo Romantica ReggioTuristi, non migranti. Ecco il grido dei più insofferenti dinnazi agli sbarchi-fiume a Reggio. Ed eccoli accontentati. Lo scorso venerdì 19 Settembre, è giunta per la prima volta la nave Neo Romantica di Costa Crociere.
Circa 1.800 turisti sono andati in giro per la città dei Bronzi, spingendosi fino a Scilla e Pentidattilo. Saranno in tutto 27 le navi del gruppo Costa che arriveranno a Reggio sino al 2016 a seguito degli accordi stipulati nel mese di Marzo 2014 a palazzo Campanella dall’allora presidente regionale Giuseppe Scopelliti e dal Direttore commerciale e marketing per l’Italia di Costa Crociere Carlo Schiavon.

42 _ costa reggioPerché le navi da crociera sono state così fortemente attese a Reggio? Non è difficile comprendere le motivazioni economiche alla base del fenomeno: i turisti in città attivano un circuito economico di cui possono beneficiare non solo le strutture museali e artistiche locali in senso stretto, ma anche vari settori commerciali che grazie ai turisti possono vedere ampliati i propri introiti, come ristoranti e negozi.

Non ci sono ancora dati e statistiche ufficiali sul flusso di croceristi a Reggio, dato che il fenomeno è appena iniziato, ma se guardiamo i numeri del porto di Messina, nel solo 2013 sono passati dalla città dello Stretto circa 485.000 passeggeri (dati elaborati da Assoporti.it su delle stime di traffico passeggeri). E’ facile ipotizzare che anche Reggio Calabria può raggiungere queste cifre e può affiancare Messina e ritagliarsi il ruolo di tappa permanente per le compagnie di navigazione.

porto di reggio calabriaIn esclusiva per StrettoWeb, parla un comandante della Capitaneria di Porto di Reggio Calabria. Il suo team ha gestito le varie fasi logistiche degli sbarchi di migranti delle ultime settimane. “Assieme ad una rete sinergica di attori, abbiamo svolto egregiamente tutti i compiti richiesti dal caso” racconta ai nostri microfoni.

“Se il porto ha una vasta capienza per ospitare le navi e i mezzi coinvolti nelle operazioni SAR (Save and Rescue), cioè di salvataggio, non si può dire lo stesso per le strutture ospedaliere e di primo soccorso della città” spiega il comandante, argomentando che il numero di sanitari, posti letto e medicinali per i migranti non è adeguato, essendo stato commisurato al solo numero di abitanti, quindi di cittadini reggini. “Servirebbe un potenziamento delle strutture sanitarie se lo sbarco dei migranti dovesse continuare o diventare frequente, altrimenti rischiamo di avere lunghe code nei pronto soccorso cittadini“.

reggio calabriaA proposito dei turisti, invece, in termini economici, le tasse per l’ingresso delle navi o degli yatch in porto servono a coprire servizi portuali come l’ormeggio e il pilotaggio. Ma non si parla di cifre elevate. Ciò che invece ‘può fare business’ e arricchire le casse sarebbe l’introduzione di una serie di servizi turistici di alto livello.

Nella mia carriera, sono stato comandante anche a Sorrento e Amalfi, località turistiche internazionali e lì si programma a tavolino tutto ciò che può far sentire a proprio agio i visitatori. A Reggio manca ancora il network giusto, e in questi casi, la spinta da parte delle autorità comunali sarebbe fondamentale” aggiunge il comandante.

Strade pulite, piazze e aiuole curate, pullman per escursioni fuori città sono solo alcuni degli interventi che potrebbero realizzarsi per lasciare un buon ricordo nei visitatori.

Come cittadino di Reggio” afferma il comandante “mi piacerebbe che i croceristi, sbarcando in città, restassero colpiti dalla cura delle strade, del verde, e da tutto quello che di meglio possiamo offrire, così come avviene in altre città di mare piuttosto che vedere folle di persone allo sbaraglio“.

Se, infine, si potesse realizzare il porto turistico in tempi celeri avremmo davvero tutte le carte in regole per un turismo di gran classe.

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