Una passeggiata sul corso Garibaldi: chi, cosa e quanto comprano i clienti dei negozianti di Reggio

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Alcuni sono semi vuoti, altri sono attraversati solo da curiosi che danno uno sguardo ai prezzi e vanno via, altri sono presi d’assalto dai teenager che si accalcano alle casse soddisfatti dopo aver fiutato l’affare del mese.

I negozi di Corso Garibaldi e delle vie del centro vedono ogni giorno centinaia di persone sbirciare dalle vetrine. Famiglie, single, turisti, ragazzini che marinano la scuola, impiegati in pausa pranzo e anziani pensionati con il cagnolino al seguito.

Mentre dall’altra parte dello Stretto si discute ancora sulla validità dell’isola pedonale a piazza Cairoli, provvedimento dell’amministrazione Accorinti che ha spaccato in due i Messinesi e i commercianti tra chi si sente penalizzato dall’isola e chi invece ne è favorevole, a Reggio la Zona a Traffico Limitato (ZTL) e l’area pedonale sono ormai una realtà da anni e anni. Uno degli ultimi provvedimenti della Giunta Comunale nel 2011 fu l’ampliamento della ZTL nato dalla necessità di garantire un percorso armonico all’interno delle aree di maggior pregio di Reggio, collegando, il Corso Garibaldi, principale arteria commerciale del territorio comunale, alle strade limitrofe dove sorgono palazzi ed edifici storici.

Abbiamo chiesto ai commercianti del centro qual è il potere d’acquisto dei Reggini e quali sono le merci di consumo più vendute tra abbigliamento, calzature, profumeria e oggettistica.

Molti negozianti ammettono che dopo la stagione dei saldi, il mercato è fermo: le nuove collezioni autunno-inverno piacciono a tanti, ma in pochi comprano. “Le famiglie con figli adolescenti, ad esempio, spendono poco per l’abbigliamento dei ragazzi nel mese di Settembre”, dice una commessa, “perché con l’apertura dell’anno scolastico il budget serve a coprire l’acquisto di libri e quaderni. I lavoratori single o chi non ha ancora bambini, invece, si gratifica ben volentieri acquistando merce anche costosa e di ultima moda.”

L’effetto nazionale della crisi dei consumi si avverte anche nella nostra città e, in generale, nella regione Calabria. Meno 10 % sui consumi d’abbigliamento nel primo semestre 2014 secondo di rapporto “Fashion High Street Report” di Federazione Moda Italia rispetto allo stesso periodo del 2013.

Si vendono facilmente merci di basso costo come t-shirt, accessori, intimo e calze di noti franchising nazionali il cui costo per singolo capo è in media inferiore ai 30 euro. Resiste anche il settore profumeria, dove le donne sono le principali acquirenti.

“La risalita dei consumi avverrà nel periodo pre-natalizio” dice un commerciante.” E per settori come l’oggettistica e i giocattoli arriverà una boccata d’ossigeno”.

Se è vero che l’amministrazione locale non può entrare nelle tasche dei reggini e modificare i loro gusti e scelte nell’acquisto, ci sono altri aspetti su cui poter intervenire. Ad esempio, i parcheggi.

Tutti i commessi, negozianti, camerieri e chi in generale lavora al centro e ogni giorno usa l’auto per raggiungere il posto di lavoro, lamentano non solo la difficoltà nel trovare parcheggio ma anche le tariffe elevate.

“Pago in media 8 euro al giorno per la sosta, e abitando fuori città non ho modo di venire a lavoro coi mezzi pubblici” dice Sara che lavora in una catena d’abbigliamento. Sia lei che tantissimi altri apprezzerebbero delle tariffe agevolate da parte della società che gestisce i parcheggi per le soste giornaliere.

Nella raccolta delle testimonianze, unanime è l’idea che più iniziative culturali tra le vie del centro come concerti, notti bianche e stand eno-gastronomici servirebbero ad attirare visitatori e potenziali clienti anche dalla dirimpettaia Messina.

Rispetto ad alcuni anni fa, si sono ridotte o sono del tutto scomparse le iniziative promosse dagli enti statali di cui indirettamente beneficiavamo anche noi commercianti” ricorda la proprietaria di una boutique del corso.

A proposito del ruolo dei turisti per l’incremento dei consumi, moltissimi negozianti dicono che il turista è ben felice di spendere, di acquistare regali e souvenir del posto. Chi è in vacanza non bada a spese. E più turisti in giro significano più soldi in circolazione. Oltre ai turisti stagionali che arrivano in aereo durante l’estate, quello che deve consolidarsi a Reggio è il turista crocerista e la sosta di navi da crociera nel porto come invece avviene periodicamente a Messina, divenuta tappa mediterranea nelle rotte di molte compagnie di navigazione italiane ed estere.

Nello scorso mese di Febbraio l’allora presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti e la Vicepresidente Antonella Stasi hanno proclamato in una conferenza stampa l’iniziativa intrapresa con Costa Crociere per portare dal 19 settembre 2014 al 24 novembre 8 scali nel porto di Reggio di due navi della compagnia, la Costa Neo Romantica e la Costa Neo Riviera.

(…) la Regione ha messo in campo un grosso investimento per avere nei nostri porti una compagnia importante come Costa Crociere – diceva Scopelliti – Gli anni 2014-2015 saranno fondamentali per la crescita di ‘presenze’ nelle nostra città; dopo tanto lavoro finalmente si stanno vedendo dei bei risultati”.

Oggi con l’arrivo della Costa Neo Romantica sarà dunque il banco di prova per vedere l’impatto dei croceristi sulla città e trarre un bilancio sul da farsi.

Infine, c’è molta trepidazione tra gli operatori economici sulla realizzazione dei lavori del corso Garibaldi. Il restyling è già partito, e le parti si sono riunite ad un tavolo tecnico per concordare con l’impresa esecutrice l’organizzazione del cantiere, in maniera tale da creare il minor disagio ai cittadini e agli commercianti. Ciò che maggiormente temono è il ritardo della consegna dei lavori, il che si tradurrebbe in meno clientela per i negozi che affacciano sui cantieri.

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