L’ultimo caso di intossicazione da funghi ha interessato una famiglia di Reggio Calabria composta da tre persone finite in ospedale dopo aver mangiato funghi velenosi.
E’ anche falso ritenere che i funghi che vengono mangiati da lumache o da altri insetti siano di conseguenza commestibili, dato che questi organismi hanno un apparato digestivo diverso da quello dell’uomo.
E’ falso credere che i funghi completamente bianchi e di sapore gradevole siano commestibili; infatti l’Amanita primaverile pur essendo bianco è uno dei funghi più velenosi in circolazione. Infine, non è vero che con l’essiccazione i funghi perdono la loro velenosità.
Nella sindrome a breve incubazione, invece, i sintomi compaiono in un tempo variabile tra 1 e 8 ore e variano a seconda del tipo di fungo ingerito.
L’intossicazione ha generalmente un decorso benigno. Se è trascorso poco tempo dall’ingestione, è bene provocare il vomito, somministrando acqua tiepida salata. Se invece è trascorso un tempo sufficiente a ipotizzare che il veleno sia stato ormai digerito, far vomitare può essere dannoso. È bene somministrare carbone attivo come assorbente del veleno. Ma in ogni caso, è sempre consigliabile rivolgersi al medico o al pronto soccorso più vicino, dato che le cure fai da te potrebbero peggiorare la situazione.
La Calabria e gli altipiani della Sila in particolare sono territori molto ricchi di funghi sia nelle zone più alte che in quelle a poche centinaia di metri dal livello del mare. Ma chi sceglie di raccogliere da sé i funghi selvatici che crescono spontaneamente in natura deve essere sicuro della loro commestibilità.
Bisogna ricordare infine che la raccolta e la commercializzazione dei funghi è disciplinata da leggi nazionali, regionali o dai regolamenti locali che indicano le specie, le dimensioni, e il quantitativo massimo di funghi che si possono raccogliere, oltre al calendario dei giorni in cui questa attività è consentita.
Ecco alcuni funghi commestibili: chiodino (a commestibilità condizionata a controlli), colombina verde, finferlo, manina (a commestibilità condizionata a controlli), mazza di tamburo, ovulo buono, porcino, prataiolo.
Ecco alcuni funghi velenosi: amanita muscaria, amanita pantherina, amanita primaverile, amanita verdognola, colombina rossa, fungo dell’olivo, porcino malefico.