Catania, sequestro di arsenale a Biancavilla: 7 arresti

StrettoWeb

polizia-carabinieriSette persone sono state tratte in arresto da polizia e carabinieri nell’ambito di un’operazione antimafia a Biancavilla (Catania), dove sono stati eseguiti provvedimenti restrittivi emessi dalla Dda nell’ambito delle indagini sull’arsenale scoperto venerdi’. Gli indagati, ritenuti appartenenti alle famiglie mafiose locali Toscano, Mazzarella e Tomasello, sono accusati di associazione mafiosa, estorsione e detenzione di armi. Secondo quanto sostengono gli inquirenti, le armi, tra le quali un fucile mitragliatore ‘Kalashninkov’ avrebbero dovuto essere utilizzate per due omicidi gia’ programmati dal clan di Biancavilla. Subito dopo la scoperta dell’arsenale, l’8 ottobre scorso, erano stati arrestati con l’accusa di esserne i custodi Alfio Cardillo, 71 anni, il figlio Vincenzo, 38 anni, e Gaetano Musumeci, 27 anni. Oltre al ‘Kalashinikov’ con 29 cartucce, erano stati sequestrati un mitragliatore ‘Sten’ e una mitraglietta ‘Skorpion’, tre pistole, una semiautomatica calibro 9 corto, e due calibro 7,65. Una pistola era nella camera da letto di Alfio Cardillo mentre i fucili mitragliatori erano stati nascosti due all’interno di un forno a pietra, ricavato in un sottotetto della stessa abitazione, e un’altro sotto alcune masserizie nel medesimo vano di sgombero. Durante la perquisizione era giunto in casa del padre Vincenzo Cardillo, che era in possesso di una pistola semiautomatica marca ‘Kel Tec’, calibro 9×17, con matricola abrasa, colpo in canna e aricatore contenente 6 cartucce. Nell’abitazione di Gaetano Musumeci era stata invece ritrovata una pistola semiautomatica ‘Beretta’ calibro 7,65 priva di matricola e con il colpo in canna, munita di caricatore e sette cartucce.

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