‘Celo manca’: Reggio vista dai turisti, ecco il giudizio dei croceristi in visita nella città dello Stretto

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La famosa espressione in voga qualche tempo fa tra i ragazzini che collezionavano figurine e che riunendosi in piazzetta si divertivano a gridare ‘C’è l’ho‘ oppure ‘manca‘ riferito alle figurine che avevano o che appunto mancavano, può essere umoristicamente sfruttata per valutare la città di Reggio vista con gli occhi dei turisti.

Con l’arrivo della seconda nave della Costa Crociere, la Neo Romantica, continua a concretizzarsi il nuovo ruolo del turistico crocieristico per la città dello Stretto, ma bisogna essere onesti, e riconoscere i pro e i contro del fenomeno.

Abbiamo seguito un gruppo di turisti per capire cosa pensano della città, cosa ammirano e cosa invece criticano. Un’occasione per fare un bilancio sui punti di forza e sulle debolezze dei servizi turistici, sugli anelli deboli della catena, su cosa insomma la città mostra agli occhi dei visitatori e un’opportunità per riflettere su cosa potenziare e correggere per rendere la città dello Stretto una tappa obbligatoria per chiunque si rechi al Sud Italia.

C’è l’ho. Ecco di sicuro cosa offre Reggio ai visitatori: ventaglio di opere archeologiche di notevole interesse: oltre alla visita al Museo, il centro di Reggio ospita una ricca galleria d’arte alla Pinacoteca Civica, il Castello Aragonese, gli scavi sotterranei a Piazza Italia, i resti a cielo aperto dell’antica presenza dei Romani, il Duomo e altre chiese, e l’intramontabile lungomare Falcomatà.

Manca. Molti dei visitatori hanno avuto difficoltà a trovare indicazioni stradali chiare e ben visibili, quindi dei cartelli multilingue. Anche se per l’occasione, il Comune di Reggio ha proposto di utilizzare il chiosco Info-point turistico di Viale Genoese Zerbi, in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Calabria, per fornire ai turisti il supporto necessario per effettuare una visita dei siti culturali del centro storico, e di riattivare presso al Pinacoteca Civica un’ulteriore punto informativo turistico temporaneo con apertura siaanti-meridiana che post-meridiana, più cartelli dal porto fino al centro magari multilingue sarebbero utili come avviene in altre località turistiche.

Lo shopping, si sa, attira sempre curiosi: è stato un peccato che molti negozi del centro non abbiano effettuato l’orario continuato in modo da coinvolgere i turisti nelle prime ore pomeridiane. Poca anche la propaganda ai prodotti eno-gastronomici calabresi. Un commerciante del settore, ai nostri microfoni, ha affermato di avere avuto un tiepido riscontro dalle autorità su delle iniziative da lui proposte per portare i prodotti locali già all’ingresso del porto.

Le presenze straniere in città sono comunque aumentate nel 2014 anche prima del decollo del turismo crocieristico. Secondo quanto rilevato dall’Osservatorio turistico della provincia di Reggio Calabria, realizzato dalla Camera di Commercio con il supporto tecnico di Isnart, nel primo trimestre del 2014, le strutture ricettive reggine quali alberghi e bed & breakfast hanno fornito segnali piuttosto incoraggianti, con una quota di camere vendute che risulta pari al 15,7% a Gennaio (+1,7% rispetto allo stesso mese dello scorso anno), al 17,4% a Febbraio (+2,2%) e al 20,0% a Marzo (+5,1%). Presenze che rappresentano opportunità di crescita per il circuito economico cittadino.

E’ inoltre importante allargare gli orizzonti turistici e abbracciare anche la provincia di Reggio. Come affermava Francesco Cannizzaro, delegato al Turismo e allo Spettacolo per la provincia, è indispensabile anche il coinvolgimento dei comuni dell’hinterland reggino, ricchi di storia e di attrazioni naturali come Gerace, Scilla, e i territori dell’Aspromonte a partire da Gambarie e dalla Vallata del Gallico; cosa che in parte si sta facendo, dato che i turisti sbarcati ieri dalla Costa Romantica hanno avuto la possibilità di raggiungere questi territori grazie a degli accordi tra la Costa e i tour operator locali.

Il turismo di qualità deve ovviamente puntare su risorse umane ampiamente qualificate. Per questo, il fronte della formazione ad hoc per operatori del settore ha già mosso i primi passi e nel 2013, ad esempio, è stato proposto il Master in “Esperto nella valorizzazione dei turismi culturali e nella gestione delle imprese turistiche”, progetto di alta formazione finalizzato a coniugare una valida preparazione manageriale con approfondimenti specialistici nell’area del turismo culturale e storico artistico, realizzato dall’Università per gli Stranieri di Perugia e CST presso “Associazione Hermes”di Reggio Calabria.

E, infine, la rete dei trasporti e dei collegamenti deve integrarsi in modo razionale ed efficiente per offrire mobilità sul territorio a prezzi competitivi. “Una città turistica, e vivibile, non può prescindere da un sistema di trasporti che serva non solo i residenti, ma anche quanti ritengano di visitarla o di trasferirsi, nella stessa.” afferma Enzo Cuzzola.

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