D’Ascola e Quagliariello: “Scopelliti e Berlusconi sono il passato, noi siamo l’unica novità”

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d'ascola04Abbiamo ritenuto di correre da soli perche’ crediamo che ci sia bisogno di una forza moderata anche per l’uscita di scena di Forza Italia come strumento di tutela del ceto medio e di certi valori“. Cosi’ il sen. Nico D’Ascola, candidato per Ncd e Udc alla presidenza della Regione Calabria, ha spiegato il senso della sua candidatura alla presenza di Gaetano Quagliariello e Lorenzo Cesa. “C’e’ stato, da parte loro – ha aggiunto – una sorta di voltafaccia sulla famiglia, sul diritto di cittadinanza e questo ci ha indotto a pensare che servisse una forza nuova. Senza nulla togliere ai diritti degli omosessuali, un conto e’ toccare istituti come il matrimonio e le adozioni“.

d'ascolaA chi gli ha chiesto come vive la circostanza di essere stato definito “l’unica novita‘” delle prossime regionali ma che nelle liste ci sono ben 7 consiglieri uscenti, D’Ascola ha risposto: “la vivo positivamente perche’ noi abbiamo un tema culturale che ci distingue. Non siamo per la rottamazione di coloro i quali possono contribuire con la loro esperienza e con la loro conoscenza di fatti politici e delle soluzioni da adottare per lo sviluppo della Calabria. C’e’ da dire che coloro i quali si trovano in lista con il Nuovo centrodestra hanno una caratteristica che costituisce un denominatore comune che e’ quello della rottura con un passato politico di partecipazione alle Giunte di Scopelliti. Coloro i quali sono venuti qui sono passati attraverso un rifiuto delle vecchie logiche politiche e soprattutto di un’appartenenza. Non si trovano con noi coloro che si riconoscono in un passato con il quale, e lo abbiamo detto in maniera chiara, riteniamo avere rotto definitivamente ogni rapporto ed ogni collegamento“.

Nico D'AscolaIl senatore Nico D’Ascola, candidato alla presidenza della Regione Calabria per l’Alleanza popolare di Ncd e Udc, “e’ la vera novita‘”. Ad usare la stessa definizione sono stati il coordinatore di Ncd Gaetano Quagliariello ed il segretario dell’Udc Lorenzo Cesa, oggi a Lamezia Terme proprio per presentare la candidatura di D’Ascola. “Nessuno – ha detto Quagliariello alla presenza di tutti i candidati al Consiglio – ci chiami terzo polo perche’ qualcuno mi deve dimostrare che esiste il secondo. Il centrodestra, alle comunali di Reggio Calabria, e’ franato; Fi ha preso nemmeno la meta’ dei voti del Pdl e le liste civiche che hanno riferimento a Scopelliti hanno preso la meta’ dei voti. Ieri e’ morto un mondo e contemporaneamente c’e’ stato uno zoccolo duro dal quale ripartire. Ncd e’ entrato in Consiglio. Per noi e’ il germoglio di una nuova proposta e non la coda di un vecchio film che sta finendo, a Reggio Calabria come nel resto d’Italia“.

Quagliariello“SE CI SARANNO LE CONDIZIONI, NON FAREMO MANCARE IL NOSTRO APPOGGIO ALLA SINISTRA” – Quagliariello, cosi’ come Cesa, non ha escluso in futuro una possibile alleanza con il centrosinistra calabrese. “Abbiamo l’ambizione – ha detto – di essere i protagonisti di un cambiamento senza perdere i nostri principi. Se questo sara’ possibile, cosi’ come a livello nazionale, non faremo mancare il nostro appoggio“. “In prospettiva – ha argomentato Cesadobbiamo fare un discorso serio con il centrosinistra, ricreare un polo popolare che si allei con un Pd che mi sembra stia facendo una politica anche vicino a noi e un polo moderato che abbia a cuore la difesa dei valori che non vedo difendere piu’ da Berlusconi“. “La candidatura di D’Ascola – ha poi detto Cesa – e’ di grande prestigio ed autorevolezza. La nostra e’ una coalizione di gente perbene che ha dimostrato anche di sapere fare bene. E’ alternativa alla destra che ormai ha deciso di perdere. Reggio e’ emblematica di come stia finendo un’epoca. Noi non andiamo a svendere i nostri valori. Siamo alternativa alla destra ma anche alla sinistra con cui oggi c’e’ un dialogo che mi auguro possa continuare in futuro“. Cesa si e’ detto orgoglioso che alcuni componenti la classe dirigente del suo partito non abbia lasciato per accasarsi altrove, ipotesi paventata piu’ volte nelle ultime settimane. “Non ho temuto neanche per un minuto. Conosco le persone – ha aggiunto – e so l’attaccamento che hanno al partito“. Il coordinatore regionale di Ncd, Tonino Gentile, infine, si e’ detto convinto che Ncd e Udc supereranno “abbondantemente” il quorum di coalizione dell’8% ed ha lanciato una sfida a Forza Italia sui risultati di lista.

Nico D'Ascola“SCOPELLITI NON FA PIU’ PARTE DEL NCD” – Scopelliti appoggia un’altra coalizione. Ha fatto questa scelta e in politica quando si fanno delle scelte ci sono delle conseguenze“. A dirlo e’ stato il coordinatore di Ncd Gaetano Quagliariello rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano della posizione dell’ex Governatore della Calabria, formalmente ancora in Ncd ma da mesi in contrasto con il coordinatore regionale Tonino Gentile e con lo stesso Angelino Alfano. “Alle comunali di Reggio Calabria – ha aggiunto – Scopelliti ha appoggiato altre liste e adesso appoggia un’altra coalizione alle elezioni regionali. Anche per questo la nostra proposta e’ di assoluto rinnovamento“. In merito alla posizione di Scopelliti e’ intervenuto anche il senatore Nico D’Ascola, candidato alla presidenza della Regione Calabria per Ncd e Udc. “Scopelliti – ha detto – appartiene al passato. Non ha nessun rapporto politico con Ncd. Per quanto mi riguarda, ho assunto una posizione critica su una serie di iniziative di Scopelliti“. Quagliariello e D’Ascola sono tornati anche sull’esito delle elezioni comunali a Reggio Calabria, vinte nettamente dal centrosinistra ed alle quali il centrodestra si e’ presentato unito, con Scopelliti che e’ stato l’ispiratore di una lista civica, “Reggio Futura”, che con il 9,46% dei voti è stata la più votata di tutto il centro/destra e la seconda di tutta la città, dietro solo al Pd. “Alcuni elementi messi nella nostra lista da chi non e’ piu’ con noi – ha detto Quagliariellohanno preso da 0 a 2 voti“. “Questo – ha sostenuto da parte sua D’Ascolae’ sabotaggio politico. Il partito e’ stato integralmente svuotato da chi ne aveva le chiavi. Ci siamo trovati a doverlo ricostruire in 20 giorni“.

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