Legge di Stabilità – Bollo auto, l’ennesima mazzata per il settore auto?

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bollo autoL’avevamo previsto e reso noto. Altro che eliminazione del superbollo che distrugge il mercato e danneggia le casse statali, altro che eliminazione del bollo per i primi tre anni come si vociferava in questi giorni…. Un’attenta lettura del DDL Stabilità appena approvato al Cdm mette nero su bianco che il bollo aumenterà.

E saranno le Regioni a stabilirne l’aumento, in base alla potenza ed alle emissioni inquinanti. Il testo rammenta che l’aumento è previsto per il solo 2015, ma come ben sappiamo è molto semplice aumentare una tassa e molto difficile diminuirla in seguito, quindi sarebbe il caso di prendere atto di questa precisazione con estrema cautela.

Sforbiciata anche alle auto storiche: le vetture d’interesse storico non beneficeranno più dell’esenzione dal pagamento della tassa di proprietà, che al momento è sostituita da una di circolazione in alcune regioni e totalmente azzerata in altre. Solamente al compimento del trentesimo anno di età potranno beneficiare dell’esenzione. Tale provvedimento è stato voluto per far fronte a una presunta valutazione errata dell’auto storica, in quanto al ventesimo anno di età molte vetture non erano in condizioni d’amatore, ma utilizzate regolarmente come un’auto più nuova. C’è da dire però che le autovetture con oltre 20 anni circolanti nel nostro paese sono ormai pochissime, per lo più modelli che hanno fatto la storia dell’automobile, e che comunque un elenco di modelli più rari avrebbe risolto la questione eliminando quelli più diffusi e meno ambiti dagli amatori. Così facendo l’effetto maggiore che si ottiene è che si ridurrà il patrimonio storico automobilistico italiano.

L’unica nota che si spera sia positiva, e non venga stralciata da altri aumenti, la carta unica dell’autoveicolo. Infatti viene prevista l’introduzione di un documento unico e la soppressione degli attuali libretto di circolazione e certificato di proprietà. Dal 1° Luglio 2017 è inoltre prevista la soppressione del PRA (Pubblico Registro Automobilistico), in favore dell’archivio unico degli autoveicoli. L’IPT (Imposta Provinciale di Trascrizione), che grava sull’immatricolazione e sui passaggi di proprietà, è soppressa in favore dell’IRI (Imposta Regionale di Immatricolazione). Un decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze stabilirà gli importi dell’imposta in funzione del tipo, della categoria, del livello di emissioni inquinanti e della potenza dei veicoli. Continua la travagliata storia della tassazione italiana legata all’automobile, che ha sempre visto nella tasca dell’automobilista un’inesauribile fonte di prelievo rendendola sempre più vuota.

Alleghiamo il testo della legge di stabilità relativo all’argomento trattato.

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